Il giornalista e politico Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti (IdD), ha subito una grave ingiustizia.
Aggredito e minacciato da Armando Spada, boss mafioso, De Pierro è stato inaspettatamente sanzionato dalla polizia, piuttosto che ricevere supporto.
Questo evento è avvenuto in un contesto di gravi abusi edilizi e mancate verifiche da parte delle autorità locali.
In risposta, ha deciso di depositare il simbolo dell’IdD per le elezioni europee e di organizzare una protesta al Viminale il 22 aprile, cercando di attirare l’attenzione sulla sua situazione e sulle irregolarità amministrative e mafiose che lo affliggono.
L’attacco che ha subito insieme al fratello, sotto la loro abitazione all’Infernetto, ha visto un’insufficiente azione delle forze dell’ordine, che hanno rifiutato di sequestrare il bastone usato nell’aggressione e di perquisire Spada. De Pierro, ex poliziotto e attivo sindacalista, ha visto la sua carriera danneggiata da un procedimento disciplinare ingiusto, basato su accuse infondate, che ha portato alla sua sanzione disciplinare e alla fine alla sua uscita dalla polizia.
La sua battaglia non si ferma qui. Ha pianificato proteste estese, come davanti alla Questura di Roma e all’aeroporto di Fiumicino, e continua a lottare per la giustizia e la trasparenza, evidenziando la sua situazione come simbolo di una lotta più ampia contro la corruzione e l’illegalità che, secondo lui, sono troppo diffuse nelle istituzioni italiane.