Arrestato 39enne polacco: condanna pendente e furto in chiesa a Castelveccana
Nel pomeriggio di martedì 30 settembre 2025, i Carabinieri della Stazione di Castelveccana hanno arrestato un cittadino polacco di 39 anni, ricercato da tempo per una condanna definitiva e ritenuto responsabile di un furto aggravato ai danni della chiesa “Maria SS. Immacolata” nella frazione Nasca.
Castelveccana. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Varese, rimasto inevaso a causa del suo stato di irreperibilità. L’intervento è scattato dopo una segnalazione al numero unico di emergenza 112, che indicava la presenza di una persona sospetta in un’area dismessa di via Garibaldi. I militari sono giunti rapidamente sul posto, hanno fermato l’uomo e lo hanno identificato.
Castelveccana. Condanna per minacce e calunnia: un arresto atteso da gennaio 2023
Il controllo alla banca dati delle Forze di Polizia ha confermato la pendenza di una condanna a un anno, quattro mesi e quindici giorni di reclusione per minacce e calunnia, reati commessi a Porto Valtravaglia nel dicembre 2016. Durante la perquisizione personale, i Carabinieri hanno rinvenuto un coltello a serramanico marca “Opinel” e una quantità insolita di monete, pari a 63 euro. L’uomo non ha saputo giustificare il possesso del denaro, lasciando sospettare una provenienza illecita.
Furto in chiesa a Castelveccana: indizi e riscontri
Le indagini successive hanno permesso di collegare il denaro al furto di una cassetta delle offerte porta candele, danneggiata e abbandonata sulla pubblica via nei pressi della chiesa “Maria SS. Immacolata” di Castelveccana. Il parroco ha formalizzato la denuncia e le immagini del sistema di videosorveglianza del luogo di culto hanno fornito gravi indizi di responsabilità. Diversi fedeli hanno riconosciuto l’uomo come colui che era stato visto mentre commetteva il furto e abbandonava la cassetta.
Reati contestati: furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di arma
Il cittadino polacco è stato condotto in caserma, dove è stato dichiarato in arresto e notificato dell’ordine di carcerazione. Oltre all’espiazione della pena, è stato denunciato per furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di arma da taglio. Tutti gli elementi raccolti sono stati trasmessi all’Autorità Giudiziaria, che valuterà le responsabilità penali e l’eventuale adozione di ulteriori misure cautelari.
Collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine
L’arresto per furto in chiesa a Castelveccana è stato possibile grazie alla collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. La segnalazione tempestiva ha permesso di individuare il sospetto e di avviare un’azione investigativa efficace. Questo episodio conferma l’importanza del controllo del territorio e della partecipazione attiva della comunità nella tutela della legalità.
Sicurezza locale e presidio del territorio
Il lavoro dei Carabinieri della Stazione di Castelveccana si inserisce in un più ampio impegno per la sicurezza locale. La sinergia tra istituzioni, cittadini e tecnologie di sorveglianza ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia. Il furto ha colpito un luogo simbolico per la comunità: le offerte raccolte presso la chiesa sono destinate a sostenere attività pastorali e sociali. Il danneggiamento del tronetto porta candele e l’appropriazione indebita delle monete rappresentano un gesto grave, non solo dal punto di vista penale, ma anche morale.
Testimonianze e ricostruzione della dinamica
La denuncia del parroco e la testimonianza dei fedeli hanno contribuito in modo determinante alla ricostruzione dei fatti. L’arresto segna un punto fermo nella lotta contro i reati predatori. La tempestività dell’intervento, la qualità delle indagini e la collaborazione della cittadinanza hanno permesso di assicurare alla giustizia un soggetto già condannato e ora accusato di nuovi reati.
Un segnale forte per la tutela dei luoghi di culto
L’arresto per furto in chiesa a Castelveccana rafforza la fiducia nelle istituzioni e invita a non abbassare la guardia nella tutela dei luoghi di culto e del patrimonio collettivo. È un segnale forte che dimostra come la legalità possa essere difesa con determinazione, anche nei piccoli centri, grazie all’impegno congiunto di cittadini e forze dell’ordine.
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