Il CAV Busto Arsizio e la Cultura della Vita: Un Bilancio di Successo e Nuovi Orizzonti.
Busto. Intensi e significativi sono stati gli ultimi giorni di giugno e l’inizio di luglio per i volontari del Centro di Aiuto alla Vita (CAV) “Anna e Giovanni Rimoldi” di Busto Arsizio.
Tra la chiusura di una mostra importante e la commossa dipartita di una delle loro prime volontarie, l’associazione ha vissuto momenti di profonda riflessione e di rinnovato impegno per la cultura della vita.
La mostra “Un grande sì alla vita”: un successo a Borsano
Si è conclusa con un notevole successo di pubblico la mostra “Un grande sì alla vita”, ospitata dal 27 giugno al 4 luglio 2025 presso la Parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Borsano. Questa esposizione, curata originariamente nel 2009 da Anna e Giovanni Rimoldi per il ventennale del CAV di Busto, è stata recentemente aggiornata per commemorare il decimo anniversario della scomparsa di Anna.
L’inaugurazione a Borsano ha visto la partecipazione di figure istituzionali come Emanuela Maffioli, assessore alla Cultura, ed Emanuele Fiore, consigliere del Comune di Busto Arsizio e co-promotore dell’iniziativa. Particolarmente toccante è stato il richiamo dell’assessore Maffioli al valore della vita, in riferimento al contemporaneo evento luttuoso di Davide Gorla, sottolineando l’attualità dei temi proposti dalla mostra.
Un omaggio a Gianna Baroni e l’impegno dei volontari
I giorni della mostra sono stati segnati anche da un momento di grande commozione per la comunità del CAV. Lunedì 7 luglio, nella chiesa di Beata Giuliana, si sono svolti i funerali di Giovanna (Gianna) Baroni. Gianna è stata una delle prime volontarie del CAV a salire al cielo dalla fondazione dell’associazione, un pilastro che ha dedicato la sua vita all’accoglienza e al sostegno. La sua memoria è un esempio di dedizione e altruismo per tutti i membri del centro.
L’esperienza della mostra è stata estremamente positiva per i volontari, tra cui la presidente Natalia Marrese, la vicepresidente Giovanna Bizzarri, il presidente onorario Antonio Pellegatta e la volontaria Piera Genoni. La collaborazione con don Marco e i suoi parrocchiani di Borsano è stata fondamentale, permettendo un allestimento impeccabile in una location ideale.
Il video realizzato dall’amico Mario Colombo, che ha raccontato la vita di Anna (Marinella) e Giovanni, ha permesso ai visitatori di conoscere a fondo questi “eroi per la vita”, il cui operato si inserisce nel percorso promosso da Federvita Lombardia, guidata da Elisabetta Pittino.
Riflessioni proficue e la forza della vita
Centinaia di visitatori, tra cui giovani coppie, anziani e professionisti, hanno percorso la mostra, confrontandosi con i temi trattati nei pannelli del 2009, che si sono rivelati più che mai attuali. Lo stupore di fronte alla bellezza di ogni essere umano, l’importanza di prendersi cura dei più fragili, la necessità di una comunità che promuova l’accoglienza e non lo scarto, e l’educazione al valore del figlio come dono e della sessualità come bene prezioso: questi sono solo alcuni degli argomenti che hanno stimolato un confronto proficuo tra visitatori e volontari.
Il dialogo si è sviluppato su un terreno caro ad Anna e Giovanni Rimoldi: la “realtà vissuta”, intesa come occasione di discussione e di ricerca. Questo clima di familiarità ha permesso di diffondere la cultura della vita, facendone conoscere la bellezza e la necessità di una sua consapevole difesa.
Nuovi orizzonti e riconoscimenti
Questa significativa esperienza ha spinto i volontari a considerare la riproposizione della mostra in altri contesti. Un invito dalla comunità di Turbigo, che ha richiesto l’allestimento dell’esposizione in quattro parrocchie, ha già concretizzato questo desiderio.
Il CAV di Busto Arsizio ringrazia ancora la comunità di Borsano per l’opportunità offerta e per la profonda amicizia che ne è scaturita. L’impegno per la promozione della cultura della vita continua, con l’obiettivo di raggiungere sempre più persone e diffondere un messaggio di speranza e accoglienza.