Amnesty International: “invece di affrontare le criticità sollevate, come quelle sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sul numero dei contagi nelle strutture residenziali
I datori di lavoro hanno imposto il silenzio, effettuato licenziamenti ingiusti e adottato misure antisindacali“.
La dura denuncia arriva da Amnesty International che affronta a muso duro, una delle tante questioni irrisolte, della cattiva gestione della crisi pandemica da coronavirus. (AGI)
Marco Perolini, ricercatore di Amnesty International sull’Europa occidentale ha effettuato la ricerca clamorosa
Cosa sono le RSA?
Le RSA, introdotte in Italia a metà degli anni novanta, sono strutture non ospedaliere ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo variabile da poche settimane al tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di un’articolata assistenza sanitaria.(wikipedia).
La ricerca ha portato alla luce quanto accade: le donne sono circa l’85 per cento del totale e sotto alta pressione a causa della mancanza di personale, degli stipendi bassi e delle pericolose condizioni di lavoro.
Cosa accade nelle RSA secondo la ricerca di Amnesty International
Un terzo delle persone intervistate da Amnesty International durante la sua ricerca ha denunciato un clima di paura e di ritorsioni sul posto di lavoro.
Gli avvocati hanno riferito oltre dieci casi di procedimenti disciplinari e di licenziamenti, riguardanti anche rappresentanti sindacali che avevano denunciato la mancanza di adeguate misure sanitarie e di sicurezza in varie strutture residenziali sia pubbliche che private.
La richiesta di Amnesty alla politica
Amnesty International chiede pertanto al parlamento di istituire una commissione indipendente d’inchiesta che si concentri in particolare sulla situazione delle strutture residenziali