A Mornago preso anche l’ultimo spacciatore dei boschi, i carabinieri hanno fermato a Milano un marocchino ventiseienne clandestino e senza fissa dimora.
A Mornago preso anche l’ultimo spacciatore dei boschi
I carabinieri della compagnia di Gallarate all’alba di lunedì scorso (17 gennaio) avevano arrestato sette persone che spacciavano nei boschi tra Mornago, Casale Litta e Crosio della Valle.
Il gruppo viveva stabilmente in tende nel bosco e smerciava vari tipi di droga al dettaglio.
I fermati erano tutti maggiorenni di origine africana e avrebbero operato nei boschi della zona fin dal maggio 2021.
I fermati erano in grado di effettuare oltre 150 vendite al giorno e le indagini hanno permesso di accertare circa 4.500 cessioni.
Il giro d’affari del gruppo superava i 150 Milà euro.
La procedura era semplice, lo scambio avveniva a bordo strada.
I clienti in auto accostavano e lo spacciatore consegnava la dose già confezionata.
I primi arresti
I carabinieri avevano arrestato quattro elementi del gruppo direttamente nei boschi di Casale Litta mentre ancora dormivano in una tenda.
Poi avevano arrestato gli altri tre durante una perquisizione in un appartamento a Locate Varesino.
Il gruppo era dotato anche di pistole che tenevano sotterrate, ma perfettamente funzionanti e pronte all’uso.
I militari inoltre hanno trovato e sequestrato due machete nella tenda dove dormivano gli spacciatori.
I fermati sono stati quindi denunciati anche per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Una delle pistole non aveva la matricola abrasa e i carabinieri sono risaliti ad una rapina effettuata nel 2007 a Mondragone (Ce).
L’ottavo uomo
L’ottavo componente della banda, il marocchino ventiseienne arrestato a Milano, aveva un ruolo di vertice nel gruppo.
L’uomo, infatti, avrebbe avuto il compito di ricevere i carichi di droga e trasformarla in dosi singole che poi venivano recapitate agli spacciatori al minuto.
Quindi sarebbe stato lui a tenere i contatti con i livelli superiori dell’organizzazione.