A Morazzone un quarantenne uccide il figlio mentre era agli arresti domiciliari per avere accoltellato un collega di lavoro, poi tenta di uccidere l’ex moglie.
A Morazzone un quarantenne uccide il figlio
Davide Paitoni avrebbe ucciso il figlio di sette anni a casa sua a Morazzone, probabilmente sabato pomeriggio.
Poi si sarebbe recato a Gazzada dove ha tentato di uccidere a coltellate anche la moglie che era ospite dei genitori.
Successivamente ha tentato la fuga in Svizzera, ma i carabinieri lo hanno rintracciato a Viggiù e lo hanno arrestato.
La denuncia della donna che, nella serata del primo maggio, era stata aggredita dall’ex marito nella casa dei genitori a Gazzada Schianno ha allertato i carabinieri.
La donna è sfuggita all’aggressione e i militari si sono messi sulle tracce del ex marito violento.
Il Paitoni risultava essere a casa sua, agli arresti domiciliari per trascorrere il capodanno con il figlio come gli era stato concesso dal magistrato.
La macabra scoperta
I militari si sono recati presso la sua abitazione in via cuffia a Morazzone e, nel corso della perquisizione, hanno fatto la macabra scoperta.
In un armadio dell’abitazione c’era il corpo del bambino ucciso con un unico fendente alla gola.
I miliari hanno ritrovato il corpicino del bimbo nella notte tra l’uno e il 2 gennaio, e la fuga del padre omicida è durata poco.
I Carabinieri hanno arrestato l’uomo nella mattinata del due gennaio sulla strada che porta al monte Orsa a pochi metri dal confine svizzero.
Lo scorso 26 novembre il Paitoni aveva accoltellato alla schiena un collega di lavoro ad Azzate dove lavorava.
All’epoca dei fatti il quarantenne era incensurato e la Procura aveva disposto per lui i domiciliari.