Covid-19/ Somma,all'ospedale infermieri positivi: Fsi Usae scrive col legale

Covid-19/ Somma,all'ospedale infermieri positivi: Fsi Usae scrive col legale

URGENTE COMUNICAZIONE SU ORGANIZZAZIONE LAVORATIVA INFERMIERI REPARTO RIABILITAZIONE PRESIDIO SOMMA LOMBARDO (VA).

Il sindacato scrive tramite il legale per capire tempi e modi di intervento sulla struttura sommese, una denuncia importante che seguiremo in maniera particolare per l'importanza della struttura sul territorio.

In un momento di particolare difficoltà per la sanità lombarda occorre maggiore attenzione e investimenti sulle strutture sistenti altro che ospedale unico.

Segue la lettera in forma integrale:

 

Egregio Direttore Generale., nonostante la costante attenzione del nostro Ente sulla qualità del servizio e sulla soddisfazione dei nostri cittadini e lavoratori, è possibile che non tutte le richieste e/o aspettative rimangano soddisfatte nei tempi e nei modi attesi. Lo scrivente, conferitomi mandato dalla Segreteria Territoriale Fsi Usae con sede operativa in Somma Lombardo, Segretario Luisa Pistocchi, Vi significa che a tutt’oggi il reparto di riabilitazione nel Presidio Ospedaliero di Somma Lombardo, risulta essere gestito in maniera alquanto confusa ed esistono problematiche serie circa la vigilanza e la tutela della salute dei singoli lavoratori.

Si esibisce la presente nota, al fine di porre l’attenzione sul fatto che nel suindicato reparto vi siano operatori sanitari oss ed infermieri che attendono di vedersi eseguito il tampone per rilevare la presenza del Covid19. Ciò soprattutto, appurato che tra gli stessi operatori sono stati riscontrati, nello stesso reparto casi positivi, in corso di guarigione. Inoltre si evidenzia come gli infermieri, di regola, procedono al cambio del proprio abbigliamento professionale tutti insieme negli spogliatoi senza alcun tipo di cautela, a discapito dei protocolli sanitari attivati per la emergenza Covid19. Sembra assurdo, ma è stato constatato da diverse segnalazioni ricevute, che non esistendo una stanza adibita al cambio abbigliamento, gli operatori di turno dopo aver visitato i pazienti, con lo stesso abbigliamento, dunque, (soprattutto camice e mascherina) accedono a diversi ambienti, sala riunione o altre sale.

Ulteriore precisazione deve essere, poi, rivolta relativamente alle accortezze da assumere nei confronti dei pazienti, a cui, nell’interesse di tutti, dovrebbero essere cambiati camici e mascherine più frequentemente. Alla luce di ciò sembra doverosa, oltre che legittima, una presa di posizione immediata su quanto sin qui riportato; poiché come rilevato da più parti ed evidenziato da esperti medici e studiosi, il virus in determinati casi può manifestarsi dopo numerosi giorni di incubazione nell’individuo. Urge, per tali ragioni, agire in anticipo e procedere a fornire dei necessari strumenti di protezione il personale sanitario, oltre che, considerata la continua esposizione a qualsivoglia forma di contagio, effettuare i tamponi, che dovrebbero, ormai essere strumento di routine per chi opera in prima linea in corso di un emergenza sanitaria.