Coronavirus. Onore a Luca Zaia

Coronavirus. Onore a Luca Zaia

Coronavirus. Onore a Luca Zaia

Il Veneto è una terra peculiare del nostro territorio. La sua risposta all’emergenza Covid-19 è stata quella di un vero e proprio “popolo nel popolo” (simile per caratteristiche a quello senese, del quale il toscano di Fucecchio Montanelli parlava come di “una Civiltà a parte”) che è riuscito a passare da epicentro più o meno stretto dell’emergenza, a Regione al pari con il Piemonte (che non si trova affatto in una situazione drammatica, al contrario di Lombardia ed Emilia). Sembra quasi che più l’efficienza della Sanità regionale, comunale e zoonale, premi la compattezza della popolazione che reagisce all’unisono.

Anni fa ero un lettore assai attento del sito web della principale associazione per la salvaguardia della lingua veneta (a parte il Sardo, l’unica vera lingua ‘autoctona’ d’Italia, visto che in Campania, Lazio e Toscana si parla italiano, checché se ne dica…), Raixe Venete. Un Popolo nobile che si farebbe discendere da un ramo cadetto dei Troiani, gli stessi di Enea e Anchise nel Latium, dove poi incredibilmente sono ritornati. Questa è l’origine più che altre più o meno recenti, sperando di non essere preso per un ingenuo Heinrich Schliemann (che, comunque, pare c’avesse visto giustino).

L’indipendentismo veneto, al pari del sardo, mentre sul fronte linguistico è pienamente dignitoso (specie in uno stato antifascista quale in teoria dovremmo essere) può essere ridimensionato nelle sue componenti “militari” (comunque mi si passi il termine inesistenti, “ragguarduevoli”…..) solo da un sano Federalismo.

A mio parere, se la Lega non ha mai fatto Federalismo, se Berlusconi non ha mai fatto il Liberale, se la Destra sociale non è mai stata democratica (eppure erano Stalin e Mao a non esserlo, teoricamente) non si può imputare alle Sinistre italiane che oltre che essere divise, oltre che essere due, debbono da sempre fare “due ruoli” (sia la cosiddetta Radicale che la Socialdemocratica) qualche strano demerito che sostenga forme di separatismo da parte di qualche popolazione del (mai compiuto) Popolo Italiano. Tuttavia, il merito a Zaia e alla Regione Veneto di aver affrontato al meglio la situazione, sinora, a mio avviso va dato.

Lorenzo Proia