Coronavirus.Carenza dispositivi di protezione in Sicilia per i sanitari

Coronavirus.Carenza dispositivi di protezione in Sicilia per i sanitari

PALERMO - Il sindacato Fsi-Usae Sicilia (Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione sindacati Autonomi Europei) ha presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Catania sulla grave carenza di dispositivi di protezione negli ospedali siciliani, in particolare di mascherine. "Considerato che la fornitura, l’organizzazione, la logistica e compresa la distribuzione di mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3 e materiale di protezione, occhiali e tute per preservare il personale sanitario, spettano al governo, per tramite la Protezione civile, quest’ultima è tenuta a procurare questo materiale a tutta l’Italia", denuncia Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae. Il sindacato Fsi-Usae della Sicilia ha deciso così di rivolgersi alla magistratura affinchè la Protezione Civile provveda a fornire i Dpi per la tutela della salute degli operatori sanitari siciliani. Proprio ieri il sindacato aveva chiesto il controllo del personale sanitario in prima linea negli ospedali e nel territorio, con l‘esecuzione dei tamponi ogni 5 giorni. L’Art. 34 comma 3 del D.L. del 2/3/2020 n. 9 “Disposizioni finalizzate a facilitare l'acquisizione di dispositivi di protezione e medicali e e l' art. 7 del D.L. del 9/3/2020 n. 14 recita: “1. Il Dipartimento della protezione civile e i soggetti attuatori individuati dal Capo del dipartimento della protezione civile fra quelli di cui all'ordinanza del medesimo in data 3 febbraio 2020 n. 630, sono autorizzati, nell'ambito delle risorse disponibili per la gestione dell'emergenza, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, ad acquisire dispositivi di protezione individuali (DPI) come individuati dalla circolare del Ministero della salute n. 4373 del 12 febbraio 2020 e altri dispositivi medicali, nonché' a disporre pagamenti anticipati dell'intera fornitura, in deroga al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”. L’esposto è stato presentato a tutela della salute degli operatori sanitari, i frequenti contagi tra operatori sanitari rischiano di svuotare gli ospedali di personale, e ancor peggio diffondere il contagio tra gli operatori sanitari, i cittadini e i pazienti all’interno degli ospedali. Abbiamo chiesto all’Autorità giudiziaria di intervenire per porre ordine ed individuare eventuali responsabilità dello Stato centrale, responsabile come dice il decreto della fornitura, del materiale di protezione. "Siamo indignati per quanto sta succedendo negli ospedali siciliani, il personale ha paura. La Fsi-Usae si fa interprete delle fortissime preoccupazioni di medici, Infermieri, Ostetriche,Tecnici, Oss, sino all’ultimo dei dipendenti della sanità pubblica e privata siciliana, denunciando la carenza di tutte quelle attrezzature utili a limitare e contenere i contagi a danno del personale, e con i propri legali ha messo tutto nero su bianco per verificare inadempienze e omissioni per prendere gli opportuni provvedimenti che il caso richiede", conclude Coniglio.