Coronavirus: bufala sugli antinfiammatori che favoriscono il Covid-19

Coronavirus: bufala sugli antinfiammatori che favoriscono il  Covid-19

Il tremendo messaggio che gira sui social sta spaventando tanti: “I casi gravi di giovani sono pazienti che hanno assunto farmaci antinfiammatori all’inizio della malattia”, e si attibuiscono i messaggi a un medico che ha smentito pubblicamente, il Dr.Walter Pascale, ortopedico dell’Ircs ospedale Galeazzi di Milano.

Ma anche : “dovresti evitare aspirina, ibuprofene, naprossene, il voltaren (diclofenac), ecc. Perché favoriscono le forme gravi”, anche se in realtà non esistono  “prove scientifiche che stabiliscano un legame tra ibuprofene e peggioramento di Covid-19”.

Ha dovuto a questo riguardo, scendere il campo l'EMA (European Medicine Agency), venuta a conoscenza del proliferare di notizie prive di fondamento:

“a conoscenza di segnalazioni, in particolare sui social media, che sollevano dubbi sul fatto che i medicinali antinfiammatori non steroidei (Fans) come l’ibuprofene possano peggiorare la malattia del coronavirus (Covid-19). L’Ema sta monitorando attentamente la situazione ed esaminerà tutte le nuove informazioni che saranno disponibili su questo problema nel contesto della pandemia”.

Chi si inventa notizie fà danno a sè e agli altri, come chi le fà girare senza curarsi delle fonti, a maggior ragione in un perido particolarmente delicato come quello attuale in cui occorre essere particolarmente attenti a quello che accade, senza perdere la testa.

Ci sarebbe invece un effetto positivo del latte di bufala, secondo Ruminantia

Effetto antinfiammatorio a livello intestinale di un peptide derivato dalla digestione gastrointestinale di Mozzarella di bufala (Bubalus bubalis)

La mozzarella di bufala,quella vera, prodotto eccezionale campano sta avendo una profonda crisi a causa della deteriorabilità del prodotto che 

ha bisogno di una logistica veloce, e con i problemi alle frontiere potrebbe portare ad una crisi irreversibile un settore che impiega 11.000 addetti.

E secondo  Ruminantia, sarebbe allo studio "un peptide identificato a partire da prodotti derivati da latte di Bubalus bubalis (MBCP)che  è stato in grado di ridurre lo stress ossidativo nelle cellule epiteliali intestinali e negli eritrociti."

La bufala fà bene, quella natura, non quella inventata su certi social.

Riportiamo già che siamo in tema di bufale anche quella recente che ha condiviso un senatore dei Cinquestelle, Lannutti : “la vitamina C per via endovenosa piò aiutare a curare la polmonite e prevenire la replicazione virale”

 

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