Allarme anziani vittime di usura, aumenta il numero delle persone in difficoltà che si rivolgono a vicini o conoscenti in cerca di aiuto.
Allarme anziani vittime di usura
Sarebbero più di 200 mila le pensioni pignorate, ma il dato potrebbe essere sottostimato e scatta l’allarme per gli anziani vittime di usura.
La situazione è talmente grave che il governo, con il decreto legge aiuti bis, ha dovuto alzare il limite di pignorabilità delle pensioni dai 702,42 euro precedenti a mille euro.
I costi dell’energia sono diventati insostenibili quindi molti pensionati non riescono più a pagare affitti, mutui, fare anche la spesa e cercano aiuto a chi è più vicino.
Le misere pensioni che lo Stato elargisce non bastano più, non per vivere, ma semplicemente per sopravvivere.
Succede quindi che alcuni spaventati dall’idea di perdere la propria abitazione finiscono in mano a nuovi usurari improvvisati.
La Caritas
La denuncia è partita dal direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia che lancia un allarme sul pericolo della cosiddetta usura di prossimità.
I volontari della Caritas che ogni giorno gestiscono le sempre più lunghe code per la distribuzione dei pacchi alimentari sono i primi ad accorgersi che qualcosa non funziona più.
Il problema dell’usura non riguarda più soltanto le imprese ma la platea delle possibili vittime si sta allargando ai pensionati in difficoltà, che non hanno dimestichezza con il mondo del credito.
La ”usura di prossimità” è uno dei più dolorosi problemi del momento, ma la piccola usura in generale è un cancro che può creare danni irreversibili.
La vittima tipo è un maschio, tra i 55 e i 65 anni, padre di famiglia, commerciante, artigiano o piccolo imprenditore che, per salvarsi finisce al cappio degli strozzini.
L’usura sembra non essere più un’attività esclusiva della malavita, il fenomeno si è evoluto ed è passato in parte nelle mani di insospettabili.
La domanda cresce a dismisura e l’offerta si adegua.