Università dell’Insubria torna in presenza. «Un nuovo inizio»: la Stagione concertistica dell’Università dell’Insubria torna in presenza
Nove appuntamenti nell’Aula Magna di via Ravasi a Varese, che apre le porte al pubblico al 50 per cento della sua capienza, con obbligo di Green Pass. Si inizia il 4 novembre con l’Ensemble Seicentonovecento; in cartellone anche il virtuoso del pianoforte Roberto Cappello e il Quartetto Libertango con un omaggio a Piazzolla
Varese e Como, 27 ottobre 2021 – Un nuovo inizio per la Stagione concertistica dell’Università dell’Insubria, che ha festeggiato il ventennale nel periodo della pandemia ed ora entra nel suo terzo decennio di vita con la novità più attesa: il pubblico torna in presenza. Per i nove appuntamenti dell’edizione numero ventuno, intitolata «Un nuovo inizio», l’Aula Magna di via Ravasi 2 a Varese riapre le porte: la sala può accogliere circa 150 persone, ovvero il 50 per cento della sua capienza, con ingresso libero e obbligo di Green Pass.
Direttore artistico è il maestro Corrado Greco, che ha ideato l’evento musicale nel 2001 e che da sempre assicura qualità a un cartellone equilibrato, fatto di tradizione e originalità, che ha tra i suoi primi estimatori il rettore dell’ateneo Angelo Tagliabue e il direttore generale Marco Cavallotti.
«La XXI stagione concertistica dell’Insubria – commenta Corrado Greco – è un messaggio importante di ottimismo e fiducia rivolto a chi per tanti mesi ha sofferto la privazione dell’incontro e dell’ascolto condiviso, che nessuna trasmissione a distanza può sostituire, anche se l’esperienza delle dirette streaming del periodo pandemico è stata molto positiva sia per la qualità che per la risposta del pubblico.
Come di consueto, il cartellone di questo “Nuovo inizio” unisce generi musicali e organici diversi, in modo da intercettare la curiosità e l’interesse del nostro pubblico affezionato e di nuovi frequentatori dei nostri concerti. Sono orgoglioso di questo progetto che, malgrado l’impatto della pandemia, non ha mai interrotto la propria missione».
La rassegna si apre giovedì 4 novembre con l’Ensemble Seicentonovecento, uno dei gruppi vocali-strumentali italiani più originali della scena internazionale, attualmente ensemble residente a Villa Lante al Gianicolo di Roma.
Con all’attivo più di 70 incisioni discografiche, il gruppo propone un progetto molto accattivante dedicato alla figura leggendaria di Farinelli, l’evirato cantore virtuoso che fu anche suonatore di viola d’amore, compositore, collezionista e raffinato uomo di cultura. Il concerto sarà impreziosito dalla presenza del celebrato sopranista Antonio Giovannini.
«Voci d’amore» è il titolo dell’originale spettacolo di musica e teatro di venerdì 19 novembre. Sette melologhi del compositore Claudio Rastelli (per voce recitante e pianoforte) sono alternati a brani pianistici – di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner, Debussy, Šostakovič– eseguiti dal pianista Federico Nicoletta e attinenti ai testi recitati dall’attrice Diana Höbel, che ha curato anche la drammaturgia.
Venerdì 17 dicembre è di scena il Trio Fassetta: il sensibile e virtuoso fisarmonicista Gianni Fassetta si esibirà assieme alle sue dotatissime figlie: Erica al violino e Elisa al violoncello.
Il programma inizia con alcune trascrizioni di brani classici (Albinoni, Mozart) per poi offrire un interessante percorso intorno al tango argentino, così come tratteggiato da Albeniz, trasfigurato da Stravinsky, e reinterpretato in chiave moderna da Astor Piazzolla e dall’italiano Paolo Pessina.
Venerdì 21 gennaio si ritorna alla grande musica da camera con l’Enjoy Duo formato dalla violinista Daniela Carabellese e dal pianista Pietro Laera.
In programma la più famosa pagina dell’Ottocento per questa formazione, la Sonata di César Franck (nel bicentenario della nascita). A seguire la Suite Populaire Espagnoledi De Falla(nella revisione di Paul Kochanski) e due celebri pagine di Piazzolla.
Un altro originale concerto cameristico è in calendario l’11 febbraio: intitolato «… Di addii e lontananze…» è un viaggio sentimentale nella musica vocale e strumentale tra ‘800 e ‘900 ad opera del Trio Ovidius, composto dal soprano Jolanta Stanelyte, dal sassofonista Gaetano Di Bacco e dal pianista Guido Galterio. Tra romanze da camera, melodie e canzoni ispirate ai temi dell’amore e della passionalità, un programma versi e melodie che evocano sentimenti e ricordi.
Il 18 marzo è la volta di uno straordinario virtuoso al pianoforte, Roberto Cappello: con all’attivo più di 2000 concerti in tutto il mondo, vincitore del prestigioso Premio Busoni di Bolzano, ospite regolare delle maggiori Istituzioni concertistiche italiane (Teatro alla Scala, Santa Cecilia) ed estere, offre un viaggio tra colori e immagini musicali con celebri pagine spagnole (la Suite españoladi Albeniz) e francesi (La Valse di Ravel) fino alla Rhapsody in Blue, funambolico capolavoro di Georges Gershwin.
Astor Piazzolla – il 21 marzo 2021 avrebbe compiuto 100 anni – è il protagonista del concerto dell’8 aprile ad opera del Quartetto Libertango, particolare formazione con gli strumenti imparentati a coppie tra loro: fisarmonica e bandoneon, violoncello e contrabbasso. I componenti del gruppo (due tedeschi e due finlandesi) sono musicisti classici con una forte passione per il Tango. Da molti anni suonano con successo come solisti sui palchi europei. Il loro programma «Omaggio a Piazzolla» è un’eccellente dimostrazione delle innumerevoli sfumature e variazioni del Tango Nuevo argentino.
«Eleganza fatta musica» è il titolo del concerto del 13 maggio, con la flautista Luisa Sello, il violoncellista Claude Hauri e il pianista Corrado Greco. Quattro opere di epoche differenti (di Haydn, Kuhlau, Hummel e Martinu) che mettono in risalto il dialogo tra strumenti via via divenuti protagonisti nei secoli. Le accomuna l’elegante fraseggio nello stile compositivo e la ricerca sonora finemente cesellata sull’identità dei singoli.
La stagione concertistica termina il 10 giugno con un concerto per pianoforte a quattro mani dedicato alla grande tradizione musicale russa e ungherese: Sandra Landini e Francesca Amato eseguono le trascrizioni d’autore di pagine di Čajkovskij (La Bella Addormentata nel bosco)ad opera di Rachmaninov, assieme a Donizetti e Mozart reinterpretati da Liszt, in un caleidoscopio di colori che mette a confronto due grandissimi compositori che furono anche straordinari pianisti.
Approfondimenti e aggiornamenti sui canali social dell’Insubria e sulla pagina dedicata sul sito: www.uninsubria.it/stagione