Centri per la famiglia: finalmente uno spazio di ascolto, informazione e orientamento promosso dall’Ambito Distrettuale
Provincia di Varese 15 Marzo 2023, grazie ad un “programma” di Regione Lombardia, l’Ambito Distrettuale di Somma Lombardo, può finalmente implementare il servizio sperimentale dei Centri per la Famiglia, un progetto di monitoraggio e di presa in carico di famiglie, in cui emergano problematiche di varia natura : dalla disabilità, ai diversi disagi che possono interessare la popolazione, appartenente ad ogni fascia d’età (infanzia, adolescenza e terza età per l’appunto).
Il motto “Famiglie al Centro”
Il motto del progetto sperimentale “Famiglie al Centro”, la cui durata prevista è di due anni, “Ti accolgo ti accompagno e non ti abbandono” racchiude proprio il concetto di un’assistenza che si fa prevenzione, cura e attenzione, finalizzata alla costruzione di una cultura di responsabilità e solidarietà, valorizzando il capitale sociale e relazionale entro cui emergono i bisogni.
Una sorta di “osservatorio attivo”
L’Ambito Distrettuale porta avanti la visione dei Centri per la famiglia come finestre aperte sulla società, su bisogni spesso sommersi: un osservatorio attivo in grado di far emergere, conoscere e intercettare proprio questi bisogni.
Accogliendo e accompagnando in particolare le persone sole e le famiglie che vivono o cadono in condizioni di fragilità per malattia, disabilità o criticità sociali.
Su di un territorio che comprende 9 comuni (Arsago Seprio, Besnate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Somma Lombardo, Vizzola Ticino) e una popolazione complessiva di poco superiore alle 70.000 unità, con un’età media che si aggira sui 46 anni, anche nel distretto si sta assistendo negli anni a un progressivo invecchiamento della popolazione residente.
Il fabbisogno emergente rilevato per le famiglie del territorio è quello di avere un punto di riferimento al quale rivolgersi per poter ottenere informazioni ed essere orientate nella rete dei servizi, spesso presenti ma poco conosciuti.
Un punto di riferimento che non si limita a fornire le informazioni, ma verifica che effettivamente il sistema famiglia sia riuscito ad entrare nella rete dei servizi.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune Capofila Somma Lombardo, Stefano Aliprandini
“Molto spesso quello che notiamo ai Servizi Sociali, è la mancanza di informazioni, o la difficoltà da parte dei cittadini di avere un quadro d’insieme dei servizi offerti”.
“Molti si rivolgono a noi quando le situazioni conclamano ed è più complesso intervenire a loro supporto”.
“È importante informare i cittadini perché possano rivolgersi ai servizi prima che le problematiche li travolgano”.
“Ci troviamo quindi a ricevere richieste complesse, che necessitano interventi urgenti riparativi e più costosi”.
“Siamo convinti che una migliore informazione possa corrispondere ad una migliore distribuzione delle risorse disponibili e dei servizi erogati”.
L’assessore alle Politiche Sociali e della Salute del Comune di Lonate Pozzolo, Melissa Derisi
“L’obiettivo di questi sportelli gratuiti è quello di agganciare fin dalle prime fasi del bisogno le famiglie, orientandole e dando sostegno, accompagnare in tutti gli stadi e le fasi evolutive”.
“Intercettare i bisogni prima che si renda necessario un intervento emergenziale raggiungendo anche i nuclei famigliari che i servizi sociali comunali non intercettano poiché non ancora caratterizzati da condizioni di fragilità estreme”.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cardano al Campo, Enrica Buccelloni
“Rivolgendosi ai centri per la famiglia il cittadino può trovare attraverso le attività proposte indicazioni e risposte in merito alle problematiche dell’anziano e della disabilità, affrontate ora con una visione di insieme, tenendo anche conto delle esigenze e ripercussioni della famiglia intera, nella prospettiva sempre più ampia di salute e di ben-essere di tutti i suoi componenti”.
I centri per la famiglia sono sportelli gratuiti a cui il cittadino può rivolgersi per ottenere informazioni e indicazioni circa i servizi e le prestazioni presenti sul territorio e anche per iniziare un tempestivo percorso di supporto.
Uno strumento che intende radicarsi sul territorio, in grado di interloquire con tutte le realtà del terzo settore per garantire una assistenza a 360° dalla prima infanzia fino alla terza età.
Caregiver
L’esempio tipico è il caregiver di un anziano con patologie degenerative.
Spesso la richiesta di aiuto emerge solo quando la malattia è arrivata ad un punto di non ritorno.
Ma l’assistenza può iniziare ben prima, e può declinarsi in diversi aspetti, sia pratici sia psicologici.
Molto spesso non si è a conoscenza delle detrazioni fiscali connesse con la malattia o la possibilità di fare richiesta di certificazioni per l’invalidità.
Nel caso di diagnosi in età precoce, invece, il rischio è che la famiglia si senta sopraffatta. In questi casi il sostegno del centro per la famiglia è duplice, riferito sia al soggetto della diagnosi, sia ai suoi cari.
Negli ultimi anni si è assistito ad un crescendo di diagnosi precoci che da un lato sono un risultato positivo perché prima si interviene maggiori sono le possibilità di riuscita delle terapie, dall’altro però il SSN non sembra in grado di assorbire tutte le richieste e le liste d’attesa sono infinite.
Da qualche mese è possibile rivolgersi ai Centri per la Famiglia presenti al SEME Società Cooperativa Sociale per tematiche relative all’area FAMIGLIE E DISABILITÀ, e alla Fondazione Centro di Accoglienza per Anziani – Onlus per tematiche relative all’Area PERSONE ANZIANE.
Le azioni messe in campo dal progetto sono 6:
- Sportello informativo: per ascolto, informazione e orientamento nell’utilizzo dei servizi e prestazioni a sostegno della genitorialità e della cura familiare, invio ed accompagnamento ai servizi esistenti.
- Eventi e incontri: per sensibilizzare e informare su tematiche di interesse per le famiglie, sui temi dell’educazione, dei rapporti intergenerazionali e sulla gestione e assistenza degli anziani con patologie degenerative.
- Spazio di ascolto tempestivo: per la consulenza psico-pedagogica finalizzata ad implementare le competenze educative e relazionali in particolare per i genitori con figli pre e adolescenti. Percorsi di massimo 5 incontri.
- Supervisione e formazione degli operatori: per un costante aggiornamento sui temi della famiglia e dei suoi bisogni, sul lavoro di rete e d’equipe, per una maggiore circolarità delle informazioni, e per garantire una mappatura dei servizi presenti
- Attività di sostegno alle famiglie: per garantire un supporto alle famiglie in momenti critici della vita come l’esordio di una malattia o la perdita di un familiare.
- Attività di comunicazione: per la promozione e diffusione del progetto, dei risultati e degli eventi tramite canali social, giornali locali, newsletter.
* Programma realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Attuazione Linee Guida per la Sperimentazione dei Centri per la Famiglia D.G.R. 5955/2022” promossa e finanziata da Regione Lombardia.