Ospedale Somma Lombardo, orari ridotti: cosa cambia per le urgenze minori
Somma Lombardo, 12 giugno 2025 – Un avviso affisso a una porta, poi il passaparola e infine la conferma: l’orario del Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Somma Lombardo è stato drasticamente ridotto. Per le patologie urgenti meno gravi, i cosiddetti codici bianchi e verdi, il servizio non è più garantito fino alle 20:00, ma termina a metà pomeriggio, alle 15:30. Una decisione che impatta su un bacino di utenza di decine di migliaia di cittadini e che riaccende i riflettori sul progressivo depotenziamento della sanità di prossimità.
Somma Lombardo. La notizia, che ha iniziato a circolare da tempo, ha lasciando interdetti i cittadini, rappresenta un cambiamento significativo nell’accesso alle cure per un vasto territorio. Comprendere cosa significa, perché è successo e quali sono le alternative è fondamentale per orientarsi in un sistema sanitario in continua e difficile evoluzione.
Cosa significa la riduzione di orario al Punto di Primo Intervento
In termini pratici, la novità è netta. Se un cittadino, un adulto o un bambino, ha un problema di salute non grave ma che richiede una valutazione medica urgente – come una piccola ferita da suturare, un trauma minore, una febbre alta improvvisa – non può più recarsi al presidio di Somma Lombardo dopo le 15:30. Il Punto di Primo Intervento (PPI) era il riferimento per tutte quelle situazioni che, pur non essendo emergenze da codice rosso, necessitano di una risposta rapida che il medico di famiglia non sempre può dare nell’immediato.
Questa struttura funzionava come un filtro essenziale, capace di trattare in loco i casi meno complessi e di alleggerire così la pressione sui Pronto Soccorso maggiori, come quello di Gallarate. La chiusura anticipata di quasi cinque ore elimina questo filtro per tutto il tardo pomeriggio e la prima serata, fasce orarie in cui le famiglie, al rientro dal lavoro e da scuola, si trovano spesso ad affrontare piccoli problemi di salute.
Le ragioni del taglio: la cronica carenza di personale medico
Dietro questa decisione non ci sono ragioni estemporanee, ma un problema strutturale che affligge la sanità italiana a ogni livello: la carenza di medici, in particolare specialisti in medicina d’urgenza. L’ASST Valle Olona, l’azienda sanitaria che gestisce l’ospedale, si trova a fare i conti con un organico insufficiente per coprire tutti i turni su tutti i presidi.
La scelta di ridurre l’orario a Somma Lombardo appare come una misura di riorganizzazione forzata, dettata dalla necessità di concentrare il personale disponibile nei centri di emergenza-urgenza più grandi, come Gallarate, per garantire la gestione dei casi più gravi. Una situazione aggravata dal periodo estivo, con le ferie del personale che rendono ancora più difficile la compilazione dei turni di servizio. Si tratta, in sostanza, di una coperta troppo corta, che costringe a scoprire un servizio per garantirne un altro considerato prioritario.
Un depotenziamento che viene da lontano
Per i cittadini e gli amministratori locali, questo taglio agli orari non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ultimo capitolo di un lento e progressivo indebolimento dell’Ospedale Bellini. Già nel 2021, la decisione di chiudere la sala operatoria aveva scatenato dure proteste, con una mobilitazione compatta di dieci sindaci del territorio, guidati dal primo cittadino di Somma Lombardo, Stefano Bellaria. In quell’occasione, gli amministratori avevano denunciato a gran voce il rischio che l’ospedale venisse svuotato delle sue funzioni essenziali.
Anche i sindacati della sanità avevano più volte lanciato l’allarme sul futuro del presidio. La storia recente, quindi, parla di un ospedale che ha perso pezzi importanti, dall’oculistica alla chirurgia, e che ora vede ridimensionato anche uno dei servizi più apprezzati e utilizzati dalla popolazione, il Punto di Primo Intervento. La preoccupazione è che questo percorso porti a una trasformazione irreversibile del Bellini in una struttura prevalentemente ambulatoriale e per degenti a bassa intensità di cura.
Le conseguenze per i cittadini: più disagi e viaggi
Le implicazioni di questa scelta sono immediate e concrete. Un genitore con un bambino che cade nel tardo pomeriggio, un anziano che necessita di una medicazione, chiunque abbia bisogno di un parere medico urgente per un problema minore, dopo le 15:30 non ha più un riferimento a Somma Lombardo. L’unica alternativa per le urgenze diventa Gallarate.