Tassa di Soggiorno a Sesto Calende: presentata un’interrogazione per fare chiarezza su incassi, utilizzo e controlli
Sesto Calende – Dopo il recente incontro promosso dall’Amministrazione Comunale con gli operatori economici locali sul tema della Tassa di Soggiorno, i Consiglieri Comunali Mario Boatto (Capogruppo) e Marco Limbiati hanno ritenuto opportuno presentare un’interrogazione consiliare con risposta scritta, indirizzata al Sindaco Elisabetta Giordani e agli Assessori competenti.

Un’azione che nasce dal confronto diretto con le categorie produttive del territorio, in particolare con gli operatori delle strutture ricettive, che durante l’incontro hanno espresso dubbi, interrogativi e richieste di maggiore trasparenza sull’argomento.
Un’imposta che coinvolge direttamente ospiti e strutture ricettive
Nel corso della riunione, organizzata dall’Assessorato al Commercio, è emersa con forza l’attenzione verso una tematica che, pur contribuendo potenzialmente allo sviluppo turistico della città, comporta anche oneri diretti per chi soggiorna e responsabilità gestionali significative per chi ospita.
La Tassa di Soggiorno, infatti, viene raccolta dalle strutture ricettive locali, che ne sono responsabili sia dal punto di vista amministrativo che operativo. Gli operatori intervenuti all’incontro hanno manifestato preoccupazioni legate ai costi organizzativi sostenuti e all’assenza di informazioni dettagliate sull’effettivo utilizzo delle somme incassate.
Chiarezza su incassi e destinazione dei fondi

«Durante l’incontro – spiegano Boatto e Limbiati – sono emerse numerose domande su diversi aspetti: dall’ammontare delle somme raccolte nell’ultimo anno, alla loro destinazione concreta, fino agli strumenti messi in campo per il contrasto all’evasione. Riteniamo doveroso che l’Amministrazione fornisca risposte dettagliate e documentate, nell’interesse della cittadinanza e degli operatori economici».
Nell’interrogazione, i due esponenti di opposizione chiedono infatti di conoscere con precisione:
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Gli incassi derivanti dalla Tassa di Soggiorno dall’anno della sua introduzione fino all’ultimo dato disponibile;
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Le modalità con cui le risorse sono state impiegate, con indicazione di progetti e iniziative eventualmente finanziate;
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Le previsioni di incasso per l’anno in corso;
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Le stime di evasione dell’imposta e i criteri utilizzati per formularle;
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Gli strumenti di controllo e verifica attualmente attivi per contrastare l’evasione;
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Le linee guida seguite dall’Amministrazione per l’utilizzo dei fondi e le modalità con cui si garantisce che tali risorse vengano effettivamente destinate al potenziamento turistico della città.
La richiesta: trasparenza e destinazione coerente delle risorse

Nel documento presentato in Consiglio Comunale, i firmatari sottolineano come da più parti sia stata sollevata la preoccupazione che i proventi della Tassa di Soggiorno non vengano impiegati esclusivamente per fini turistici – come previsto dalla normativa e dallo spirito originario dell’imposta – ma vengano invece inglobati nel bilancio generale del Comune.
Per questo motivo, l’interrogazione si propone di ottenere risposte non solo puntuali, ma anche corredate da documentazione che consenta di verificare la reale coerenza tra gli incassi e gli interventi realizzati a favore del comparto turistico: promozione, accoglienza, eventi, comunicazione e potenziamento dei servizi.
Una proposta di confronto continuo con gli operatori
L’iniziativa si inserisce in un più ampio desiderio di dialogo con il tessuto economico cittadino, come ribadito dallo stesso Marco Limbiati: «Abbiamo voluto informare direttamente gli imprenditori dell’interrogazione, allegando il testo ufficiale. Crediamo che su temi che coinvolgono in modo così diretto la vita delle attività economiche, la politica debba essere non solo trasparente, ma anche aperta al confronto e alla collaborazione».
Il messaggio inviato agli operatori ribadisce questa volontà: «Rimaniamo a disposizione per ogni confronto sul tema», si legge nel testo a firma Boatto-Limbiati.
Un primo passo verso un utilizzo più consapevole della Tassa di Soggiorno

L’interrogazione rappresenta un primo passo formale per accendere un faro su una questione che, per la sua natura, dovrebbe tradursi in benefici tangibili per l’intero comparto turistico locale. Il principio alla base dell’imposta è chiaro: chi soggiorna contribuisce, con una piccola quota, allo sviluppo dell’offerta turistica. Ma perché questo meccanismo funzioni, è indispensabile che vi sia un utilizzo coerente delle risorse, e una comunicazione trasparente sul loro impiego.
Solo in questo modo, sottolineano i Consiglieri, sarà possibile restituire fiducia agli operatori e costruire un modello di collaborazione virtuoso tra pubblico e privato, capace di valorizzare le potenzialità turistiche di Sesto Calende.