Il gruppo Sesto2030 ha diramato una nota incentrata sul mercato settimanale e la richiesta di parcheggi, chiedendo rapide scelte. Riportiamo di seguito il testo.
“Sono lontane le parole del Sindaco Buzzi che illustrava quali sarebbero state le azioni intraprese dall’Amministrazione per trovare una soluzione alla questione mercato. Egli parlava di 2 progetti di massima da consolidare, uno in Via Lombardia e l’altro in Centro. Il silenzio è calato nuovamente sull’argomento.
Avevamo già espresso nei comunicati precedenti la necessità di tener conto delle differenti criticità. La maggiore per il Centro Città è la sicurezza, oltre al dover considerare la questione delle aree plateatico, da poter rendere fruibili anche il mercoledì mattina. A riguardo il Sindaco annunciava l’esclusione dell’utilizzo delle piazze”. Recita il comunicato.
La “patata bollente” dei parcheggi, non solo il giorno di mercato
Il gruppo Sesto2030 prosegue. “Rimaneva sempre, a nostro avviso, la “patata bollente” dei parcheggi. Perché il “nuovo” parcheggio è a sola sostituzione dei parcheggi inutilizzabili per il cantiere Marna, pur sapendo che le necessità sono maggiori (e non solo di mercoledì).
Per Viale Lombardia sottolineiamo nuovamente la mancanza di servizi utili che garantiscano la dignità dello svolgimento del mercato. Questo sia per gli ambulanti che per i fruitori, i luoghi di ristoro e il trasporto degli anziani.
L’Amministrazione, in quel di novembre, sembrava voler imboccare una strada che potesse avvicinarsi a quella suggerita da noi nella “road-map”, presentata più di un anno fa, come mezzo per trovare una soluzione definitiva alla questione mercato. Se da un lato la fine dello stato di emergenza sanitaria per Covid-19 sta per avvicinarsi, dallaltro lAmministrazione non è riuscita, anche in questo caso, a governare con anticipo il dossier mercato, arrivando verosimilmente alla data del 31.03.2022 ancora con “assetto provvisorio”.
C’è bisogno di tempi certi, di un crono-programma legato alla presentazione dei progetti e a quello della consultazione popolare, che al momento ancora manca. Ora che la variabile Covid verrà meno, non ci saranno più scuse per rimandare la decisione sulla posizione definitiva del mercato. Ulteriori ritardi nella presa di una decisione dovranno trovare altre giustificazioni, di cui rimaniamo in attesa.