Il gruppo Sesto Calende 2030 si esprime sui veicoli elettrici in città e sulle colonnine di ricarica dei mezzi elettrici.
Negli ultimi tempi la mobilità elettrica è oggetto di un intenso dibattito. Se ormai i benefici dei veicoli elettrici in confronto a quelli termici siano inconfutabili, non è così evidente come essi aiuteranno a realizzare la transizione energetica.
I motori termici spariranno completamente? Come faremo fronte alla crescente domanda di energia elettrica? Saremo in grado di produrre energia da sole fonti rinnovabili? La rete di distribuzione sarà sufficientemente capillare ed efficiente?
Le soluzioni ipotizzate da Sesto Calende 2030
A nostro avviso la soluzione è complessa e i veicoli elettrici ne sono solo un tassello. Proviamo ad immaginarci il Sempione che attraversa Sesto Calende, e le code di autoveicoli che spesso vi si formano.
Se fossero tutti veicoli elettrici avremmo risolto il problema? Sicuramente la qualità dell’aria ne gioverebbe, ma subiremmo comunque disagi derivanti dal traffico congestionato.
E quindi un trasporto pubblico efficiente, una rete di piste ciclabili e pedonali, unito ad un cambiamento delle nostre abitudini che ci porti, per gli spostamenti brevi, ad abbandonare gli autoveicoli in favore di altri mezzi (ad esempio biciclette elettriche) possono rappresentare altri validi tasselli del mosaico.
Se guardiamo al solo mercato delle macchine elettriche, constatiamo che il loro numero è in forte aumento in Italia e la Lombardia è in testa alla classifica delle vendite.
Questa diffusione di veicoli elettrici porta con sé l’esigenza di una rete di punti di ricarica sempre più capillare.
In effetti l’auto elettrica è pratica e funzionale solo se la si può ricaricare durante i suoi momenti di inutilizzo, siano essi a casa, sul luogo di lavoro o durante altre soste più o meno prolungate.
Realizzare un rete di ricarica
È proprio in quest’ultimo caso che una strategia accurata per la realizzazione di una rete di ricarica a Sesto Calende rappresenta un’opportunità per la nostra città.
Dobbiamo coniugare le esigenze dei nostri concittadini muniti di auto elettriche che non hanno la possibilità di ricaricare a casa, con quelli di turisti e avventori da fuori città.
I primi avranno bisogno di punti di ricarica non troppo distanti da casa e che con- sentano dei tempi di ricarica lunghi, magari durante la notte.
I secondi avranno bisogno di ricariche veloci, nell’ordine di un paio d’ore massimo, possibilmente in prossimità di servizi quali negozi, bar e ristoranti o punti di interesse.
Servizio erogato anche nelle frazioni della città
Nella nostra visione, Sesto Calende dovrà essere dotata di stalli di ricarica lenta su tutto il territorio, frazioni incluse.
Tali postazioni dovranno essere in zone semi-centrali, tali da non essere scomode per i nostri concittadini ma allo stesso tempo non sottraendo stalli di sosta breve funzionali al commercio.
Inoltre, essendo postazioni a bassa tensione, si potrebbe privilegiare il numero alla potenza, offrendo quanti più stalli di ricarica lenta possibili per fare fronte all’incremento della diffusione dei veicoli elettrici.
Utile anche per lo shopping
Se invece pensiamo ad una persona che viene per fare un po’ di shopping in centro, sarà sicuramente contenta di trovare una stazione di ricarica veloce vicino ai negozi.
Finita la ricarica, come da codice della strada i veicoli devono necessariamente lasciare libero lo stallo, evitando soste di lungo periodo in prossimità dei negozi. Un servizio simile farebbe da volano a commercio e turismo.
I fondi messi a disposizione da Regione Lombardia
Regione Lombardia ha rinnovato poche settimane fa un bando destinato agli enti pubblici per finanziare fino al 100% le spese per la realizzazione di punti di ricarica collocati in aree pubbliche.
Con queste premesse, Sesto2030 ha chiesto in consiglio comunale se la giunta intendesse rispondere al bando per installare sul nostro territorio delle ricariche per veicoli elettrici.
Abbiamo già posto questa domanda quando la regione ha pubblicato per la prima volta questo bando. In un primo tempo (dicembre 2020) l’assessore alla viabilità Boca si era mostrato molto scettico, per poi promettere a marzo 2021, senza purtroppo fornire dati concreti, che avrebbe fatto installare delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Richieste fatte in Consiglio
Abbiamo constatato in questi mesi che nulla è stato fatto in merito, perciò abbiamo deciso di presentare nuovamente l’argomento durante l’ultimo consiglio comunale all’occasione del rinnovo del bando da parte di Regione Lombardia.
Durante il consiglio comunale del 22 dicembre, il Sindaco Buzzi ha annunciato che l’amministrazione non parteciperà al bando della regione ma indirà, all’inizio dell’anno 2022, il proprio bando per la realizzazione della rete di ricarica. Questo permetterà di dare in gestione anche la manutenzione delle apparecchiature per un certo numero di anni.
Noi di Sesto2030 accogliamo con favore questa novità: la mobilità elettrica è un argomento che abbiamo più volte portato in Consiglio Comunale non arrendendoci davanti all’iniziale scetticismo dell’amministrazione, e su cui continueremo ad insistere fino a quando non si concretizzeranno dei reali passi avanti.
Cosa soddisfa di meno?
Quello che ci soddisfa un po’ meno è la strategia pensata dall’Amministrazione, che da quanto ci è dato di capire non tiene conto delle sinergie tra rete di ricarica e incentivo al commercio sopra descritte, così come non considera in maniera a nostro avviso corretta collocazione e potenza delle singole postazioni.
Ci auguriamo che quanto espresso in questo articolo venga preso in considerazione dagli assessori competenti e che la futura rete di ricarica sestese sia progettata in tutti i dettagli e che consentano di valorizzare la nostra stupenda cittadina.
A quanto pare stiamo per compiere un primo passo verso la transizione energeti- ca per la nostra città, che ci avvicinerà agli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’agenda ONU 2030.
Noi di Sesto2030 seguiremo con attenzione i prossimi passaggi e continueremo ad insistere sulla necessità di premere sull’acceleratore del- la transizione energetica.