Sesto Calende, il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia chiede chiarezza sul “piano delle alienazioni”: presentata interrogazione in Consiglio

A Sesto Calende si accende il dibattito sul futuro del patrimonio pubblico comunale. Nel corso del Consiglio comunale del 31 ottobre 2025, un passaggio dell’intervento dell’Assessore al Bilancio Giorgio Circosta ha sollevato interrogativi e acceso l’attenzione della minoranza e della cittadinanza.

L’Assessore ha infatti affermato che gli investimenti previsti dall’Amministrazione Giordani «dovranno essere supportati sicuramente con un piano delle alienazioni importanti per reperire risorse», precisando inoltre che «non c’è nessuna preclusione rispetto all’intervento di fondi privati».

Parole che, per il gruppo consiliare Fratelli d’Italia, rappresentano un cambio significativo rispetto agli indirizzi programmatici annunciati in campagna elettorale dalla maggioranza di Sesto Futura, che aveva puntato sulla valorizzazione del patrimonio comunale attraverso rigenerazione urbana, bandi pubblici e processi partecipativi, senza fare riferimento a possibili dismissioni o a un ricorso sistematico a investitori privati.

Un’interrogazione per fare chiarezza

Per questo motivo, i consiglieri comunali Mario Boatto e Marco Limbiati hanno presentato un’articolata interrogazione a risposta in aula rivolta al Sindaco Elisabetta Maria Giordani, al Presidente del Consiglio Peter Ferrario e allo stesso Assessore Circosta.

Secondo Fratelli d’Italia, la possibilità di vendere beni comunali rappresenta «una scelta politica rilevante» che va ben oltre le valutazioni tecniche di bilancio. Dismissione non significa infatti soltanto reperire risorse: significa ridefinire la dotazione pubblica della città, decidere quali beni rimangono a servizio della comunità e quali passano in mani private, con conseguenze potenzialmente durature sul volto urbano, sui servizi e sugli spazi collettivi.

L’interrogazione mira quindi a ottenere chiarimenti puntuali, ponendo una serie di domande chiave all’Amministrazione:

• quali beni o diritti si intenda prendere in considerazione per eventuali alienazioni;

• quali criteri si intendano applicare per la selezione degli immobili da porre sul mercato;

• quali garanzie siano previste per evitare «svendite» o la perdita di spazi pubblici strategici;

• se siano state analizzate alternative alla vendita, come partenariati pubblico-privati, project financing, concessioni o fondi pubblici;

• a quali progetti o investimenti verrebbero destinati gli eventuali proventi;

• se sia previsto un percorso condiviso con la cittadinanza, coerente con quanto promesso prima del voto.

Partecipazione e trasparenza al centro

La richiesta principale della minoranza è chiara: garantire trasparenza e coinvolgimento della popolazione prima di assumere decisioni strategiche su beni che appartengono alla comunità. I consiglieri Boatto e Limbiati sottolineano infatti che «il patrimonio pubblico rappresenta un presidio territoriale e identitario», ricordando che in passato la città ha saputo valorizzare spazi e immobili senza ricorrere alla vendita, grazie a bandi, collaborazioni e progettualità civiche.

Particolare attenzione viene posta alla necessità che la Giunta spieghi come e quando questo orientamento verso le alienazioni sia maturato e se esistano già documenti programmatici o elenchi di beni potenzialmente in vendita. In tal caso, Fratelli d’Italia chiede che siano resi accessibili ai consiglieri e ai cittadini prima di passare a qualsiasi atto deliberativo formale.

“Non un ostacolo, ma un atto di responsabilità”

Nel testo dell’interrogazione viene inoltre chiarito che l’iniziativa non nasce per ostacolare l’azione amministrativa, bensì per promuovere una gestione responsabile e condivisa del patrimonio comunale: «Non si tratta di mettere i bastoni tra le ruote, ma di garantire che ogni scelta sia ponderata, motivata e comparata con soluzioni alternative», si legge nel documento.

Il gruppo di Fratelli d’Italia insiste quindi su un approccio partecipativo, coerente non solo con i principi di buona amministrazione, ma con quanto lo stesso programma della maggioranza aveva promesso in campagna elettorale: dialogo, ascolto, e coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle scelte di governo della città.

Verso il prossimo Consiglio

La risposta dell’Amministrazione Giordani è attesa in aula nel prossimo Consiglio comunale. Sarà quella l’occasione per chiarire indirizzi e strategie sul tema e fornire elementi ufficiali in merito a un possibile piano di alienazioni. Un passaggio che potrebbe segnare un momento importante nella vita politica cittadina, definendo le linee future della gestione patrimoniale di Sesto Calende.

Non resta dunque che attendere il confronto pubblico. Un tema, quello del patrimonio e della sua destinazione, che inevitabilmente continuerà a essere al centro dell’attenzione politica locale e dell’interesse dei cittadini.