Caso Tod’s si muove la Procura Milano
Caso Tod’s Procura Milano: chiesta amministrazione giudiziaria per presunto sfruttamento
Tod’s nel mirino della magistratura, ma il gruppo non è indagato
Il caso Tod’s Procura Milano si allarga. Salgono a sei le griffe del lusso finite sotto osservazione da parte della magistratura milanese.
Il gruppo Tod’s non risulta indagato. Tuttavia, il pubblico ministero Paolo Storari ha chiesto l’amministrazione giudiziaria dell’azienda.
Accuse di mancato controllo sulla filiera produttiva
Secondo la Procura, Tod’s non avrebbe vigilato adeguatamente sulla propria catena di produzione. Questo avrebbe colposamente agevolato fenomeni di sfruttamento del lavoro.
La produzione sarebbe passata attraverso opifici gestiti da imprenditori cinesi. Le condizioni sarebbero state “ottocentesche”, con ritmi definiti da Storari come “para-schiavitù”.
Richiesta di affiancamento al management
La proposta di nominare un amministratore speciale è stata avanzata mesi fa. L’obiettivo è affiancare il management per garantire controlli più rigorosi.
La misura non è ancora stata applicata. La competenza territoriale è oggetto di dibattito giuridico, e la Cassazione è stata chiamata a dirimere la questione.
Cassazione fissa udienza per il 19 novembre
La Corte di Cassazione ha notificato l’atto che fissa l’udienza per il prossimo 19 novembre. In quella sede si deciderà sulla competenza territoriale.
Solo dopo sarà possibile valutare l’applicazione della misura di prevenzione richiesta dal pm.
Coincidenza con il caso Colosseo
La vicenda giudiziaria è emersa in contemporanea con un altro fronte aperto. Il Tar del Lazio ha rimandato al giudice civile la decisione sulla legittimità del contratto tra Tod’s e il Ministero della Cultura.
Il contratto riguarda i diritti di sfruttamento del logo e del marchio del Colosseo. L’accordo prevede una durata di quindici anni, prorogabili.
Tod’s e il Ministero: sponsorizzazione sotto esame
Il contratto di sponsorizzazione è stato oggetto di polemiche. Alcuni osservatori ne contestano la durata e le modalità di assegnazione.
La decisione del Tar apre un nuovo capitolo. Sarà il giudice civile a pronunciarsi sulla legittimità dell’accordo.
Tod’s: nessuna accusa diretta, ma attenzione alta
Tod’s non è formalmente indagata. Tuttavia, la richiesta di amministrazione giudiziaria indica una forte attenzione da parte della Procura.
Il pm Storari punta a garantire trasparenza e legalità nella filiera produttiva. L’obiettivo è evitare che grandi marchi possano ignorare situazioni di sfruttamento.
Il contesto: moda e lavoro sommerso
Il caso Tod’s Procura Milano si inserisce in un contesto più ampio. Il settore moda è spesso legato a filiere complesse, con subappalti e lavorazioni esterne.
Negli ultimi anni, diverse indagini hanno evidenziato condizioni di lavoro critiche in laboratori gestiti da terzi.
La responsabilità delle griffe
La magistratura chiede alle griffe di vigilare. Non basta delegare la produzione: serve controllo, trasparenza e rispetto delle norme.
L’amministrazione giudiziaria è uno strumento previsto dalla legge per intervenire senza interrompere l’attività aziendale.
Conclusione
Il caso Tod’s Procura Milano apre una riflessione sul ruolo delle grandi aziende nella tutela dei diritti dei lavoratori. La richiesta di affiancamento al management non è una condanna, ma un segnale forte.
La Cassazione deciderà il 19 novembre. Nel frattempo, il dibattito resta aperto. E la responsabilità sociale delle imprese torna al centro dell’attenzione pubblica.







