Terra Rossa: l’arte di Velasco Vitali e le fotografie Nicola Galli trasformano la sede degli studi legali BIPART e De Bedin & Lee in un campo di visioni
Dal 21 al 24 maggio 2025, Milano accoglie un evento unico nel suo genere, capace di intrecciare arte contemporanea, storia dello sport e riflessione architettonica.
A fare da cornice, lo splendido Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 63, sede della mostra Terra Rossa, un progetto espositivo nato dalla collaborazione tra gli studi legali BIPART e De Bedin & Lee, la giornalista e editore Margherita Tizzi e la Galleria Antonia Jannone.
Inaugurazione di Terra Rossa
L’inaugurazione della mostra, tenutasi lo scorso 20 maggio, ha rappresentato non solo l’avvio di un percorso artistico coinvolgente, ma anche una serata speciale, resa vibrante dalla presenza degli artisti, dei curatori e di un pubblico partecipe e sensibile.
È stata un’occasione preziosa per condividere momenti di bellezza, riflessione e dialogo in uno spazio solitamente dedicato al lavoro, che per una sera si è trasformato in luogo di ispirazione.
Protagonisti del progetto sono l’artista Velasco Vitali e il fotografo Nicola Galli, due linguaggi espressivi differenti ma uniti da un elemento comune: la “terra rossa” dei campi da tennis, intesa non solo come superficie sportiva, ma come simbolo materico, cromatico e culturale.
In questo contesto, le opere di Velasco Vitali si configurano come un’“architettura del ricordo”: dipinti materici e astratti che trasformano il campo da tennis in spazio mentale, evocando memorie, infanzie, luoghi interiori. Il suo gesto pittorico diventa corpo e tempo sedimentato, ben lontano dalla dinamica del gioco, ma immerso in un’atmosfera quasi meditativa.
In dialogo, le fotografie di Nicola Galli, realizzate al Tennis Club Milano Bonacossa, progettato negli anni ’20 da Giovanni Muzio, evocano un’estetica rarefatta e sospesa. Le geometrie architettoniche del club – archi, nicchie, prospettive metafisiche – si fondono con la visione autoriale di Galli, dando vita a immagini potenti, arricchite dal set design di Giulia Foroni e parte del progetto editoriale Dropshot, commissionato da Margherita Tizzi.
Il supporto della Galleria Antonia Jannone e Margherita Tizzi
Un ruolo fondamentale nella realizzazione e nell’identità stessa della mostra lo ha avuto la Galleria Antonia Jannone, punto di riferimento per l’arte contemporanea a Milano, che ha saputo affiancare con sensibilità e competenza gli artisti e i promotori del progetto.
Così come prezioso è stato l’apporto di Margherita Tizzi, la cui visione editoriale e curiatoriale ha saputo mettere in relazione linguaggi e spazi differenti, contribuendo a dare profondità al dialogo tra pittura, fotografia, architettura e memoria.
“A entrambe, un sentito ringraziamento per aver reso possibile – e così significativa – questa esperienza”. Commentano gli organizzatori.
Soddisfazione per gli organizzatori
Durante l’inaugurazione, l’atmosfera è stata calda e coinvolgente.
Gli avvocati Gilberto Cavagna e Maria Giulia Contatore, dello studio legale BIPART, hanno espresso entusiasmo e orgoglio per aver potuto ospitare la mostra: “Dopo tanti eventi organizzati in questi anni in diverse gallerie di Milano, siamo molto contenti di ospitare negli spazi dello studio questa mostra in cui dialogano due diversi artisti e forme di espressione…”.
“La mostra suggella infatti la vocazione e specializzazione dello studio per il diritto della proprietà intellettuale e il diritto dell’arte, una passione e dedizione che trova per una volta pieno e diretto riscontro con l’esposizione di opere negli stessi luoghi in cui gli avvocati di BIPART quotidianamente si dedicano alla loro valorizzazione e protezione”. Concludono Gilberto Cavagna e Maria Giulia Contatore.
“Pensiamo che anche gli studi legali, tradizionalmente visti come luoghi di lavoro chiusi e inaccessibili, possano essere considerati e sfruttati come spazi aperti a scambi di idee e di visioni, luoghi di cultura. Molto volentieri, quindi, ospitiamo nelle nostre stanze due artisti così importanti, a maggior ragione in occasione degli eventi tennistici in corso a Milano e a Roma”. Aggiungono Alberto Predieri e Marco Bisceglia di de Bedin & Lee, boutique legale attiva, tra l’altro, nel diritto sportivo.
Il 25 maggio visitabile in occasione di Cortili Aperti
La mostra Terra Rossa prosegue il suo viaggio domenica 25 maggio, spostandosi a Casa Cavagna, in via Aurelio Saffi 25, in occasione dell’iniziativa Cortili Aperti. Un passaggio simbolico: nei cortili delle residenze nobiliari inglesi, nel XIX secolo, il tennis ebbe le sue origini.
Il passato torna così a dialogare con il presente, in un continuo gioco di rimandi tra arte, sport e architettura.