Milano Stazione, ripreso dalla telecamera dell’ascensore durante lo stupro, il 27enne resta in carcere
Milano, rimarrà in carcere lo stupratore 27enne Fadil Monir, di origine marocchina, che giovedì scorso violentò, una 36enne sua connazionale. nell’ascensore della Stazione Centrale di Milano, questo è quanto decretato dal Gip di Milano.
A rafforzare la decisione del Gip sarebbe un video, la prova documentale che avrebbe ripreso la violenza.
Matteo Piantedosi ministro dell’interno, il 10 Maggio è atteso nel capoluogo lombardo, la sua visita dovrebbe garantire maggiore sicurezza nella stazione Centrale e nelle zone vicine :
“Ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi” – “a contrastare e prevenire i reati e a garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte”.
“Mi sono sentito con Prefettura e Questura, il ministro tornerà presto a Milano, obiettivamente è un lavoro lungo che richiede tanto impegno” ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala chiedendo che venga aumentata ancora di più la presenza di uomini e telecamere”.
“Io non ho mai scaricato su altri le responsabilità, è evidente che il ministero è fondamentale, le forze di polizia sono fondamentali nel fare rispettare la sicurezza, però lo sento come un mio dovere”.
Breve ricostruzione
La donna vittima della violenza, era arrivata in stazione alle ore 2:30, ma l’aveva trovata chiusa a quel punto, il suo aggressore si era avvicinato, abusando di lei prima nei giardinetti antistanti la Stazione Centrale, e poi trascinando la donna in un ascensore, che porta all’atrio dei binari, dopo averla picchiata selvaggiamente, così violentemente da farla svenire.
Una volta bloccata il 27enne aveva continuato a violentarla nell’ascensore.
La 36enne è riuscita a liberarsi, ed a scappare per chiedere aiuto.
Alle ore 05:45, una guardia giurata aveva avvertito gli agenti della Polfer, che individuò l’uomo ancora nelle vicinanze della stazione.
il 27enne risulta irregolare nel nostro territorio, come molti altri che bivaccano nella zona da anni, una situazione sempre più insostenibile.
Il pm Alessia Menegazzo, aveva chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere: per il pm il 27enne è pericoloso, e potrebbe commettere altre violenze.
Risulterebbero altre denunce per violenza sessuale
Gli agenti della squadra mobile stanno indagando, in merito alle altre denunce, infatti il primo caso risale a venerdì scorso quando una 57enne clochard, in precarie condizioni di salute, era stata aggredita e violentata in una tenda da campeggio sistemata in piazza Carbonari, la descrizione dell’aggressore, riguarda un africano di circa 30 anni.
La 57enne era riuscita a chiedere aiuto ad un passante e poi alla Polizia, che l’ha accompagnata alla clinica
Mangiagalli, dove i sanitari hanno accertato la violenza sessuale subita.
L’altro caso riguarda una donna che ha raccontato di essere stata pesantemente molestata, dopo aver
accusato un malore sopravvenuto mentre si trovava a cena con quello che poi sarebbe divenuto il suo
molestatore.