InterACTIVE-HD 2.0: nasce una nuova piattaforma tecnologica per migliorare la vita dei pazienti in dialisi
Milano, 20 Aprile 2023, si stima che in Italia circa il 10% della popolazione soffra di una malattia renale cronica, con maggiore frequenza la patologia raggiunge un livello di gravità tale da richiedere il ricorso a terapie salvavita: i dati parlano di 50.000 pazienti sottoposti a dialisi o trattamento dialitico nel nostro paese, con un incremento del 2% all’anno.
Tra questi pazienti la mortalità dovuta a patologie cardiovascolari è 20 volte superiore a quella della popolazione generale, a causa di fattori di rischio legati alla grave insufficienza renale. In prospettiva futura è quindi fondamentale il ruolo della ricerca scientifica, chiamata allo sviluppo di nuove soluzioni, in grado di migliorare l’efficacia dei trattamenti dialitici.
Dopo due anni di ricerca e sperimentazione si conclude il progetto InterACTIVE-HD 2.0 nato con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti in dialisi e rendere uniforme il trattamento sul territorio, attraverso la creazione di una robusta piattaforma tecnologica.
Il progetto, finanziato dal programma Interreg Italia Svizzera, vede tra i partner Politecnico di Milano – Polo di Lecco (capofila italiano) e Fondazione Politecnico di Milano, ASST Lariana, ASST Sette Laghi, ASST Alto Lario, Ente Ospedaliero Cantonale (capofila svizzero) e Kantonsspital Graubunden.
I partner Politecnico di Milano – Polo di Lecco (capofila italiano) e Fondazione Politecnico di Milano, ASST Lariana, ASST Sette Laghi, ASST Alto Lario, Ente Ospedaliero Cantonale (capofila svizzero) e Kantonsspital Graubunden.
Su queste basi e dalla sinergia tra medicina e ingegneria biomedica nasce nel 2021 InterACTIVE-HD 2.0, finanziato dal programma Interreg Italia Svizzera e vede tra i partner Politecnico di Milano – Polo di Lecco (capofila italiano) e Fondazione Politecnico di Milano, ASST Lariana, ASST Sette Laghi, ASST Alto Lario, Ente Ospedaliero Cantonale (capofila svizzero) e Kantonsspital Graubunden.
L’obiettivo del progetto
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente dializzato, individuando percorsi di cura personalizzati che, condivisi su una piattaforma tecnologica, possano favorire la mobilità di chi è costretto a sottoporsi a tali terapie salvavita.
L’emodialisi
Se è vero, infatti, che l’emodialisi è una terapia che ha rivoluzionato la gestione clinica del paziente
nefropatico, rimane però una enorme variabilità di tolleranza al trattamento, che implica la necessità di
personalizzare la terapia sul singolo individuo.
La possibilità di usufruire di un trattamento omogeneo, condiviso su una piattaforma online, in centri di
cura differenti rispetto a quella di riferimento, offrirà al paziente maggiore autonomia e la possibilità di
spostarsi sul territorio per svago o lavoro.
Al progetto hanno aderito 150 pazienti in cura presso gli ospedali coinvolti.
La prima fase della sperimentazione ha visto l’aggregazione dei dati delle cartelle cliniche dei pazienti a
quelli forniti dalle macchine per dialisi, le informazioni raccolte da quest’ultime possono infatti
fornire una chiave di lettura della peculiare risposta al trattamento di ogni singola persona in cura.
Grazie al supporto di un team multidisciplinare di ingegneri (Laboratorio Artificial Organs @LaBS guidato
dalla prof.ssa Costantino e Team Innovazione in Sanità @DIG guidato dalla prof.ssa Masella) e attraverso
l’elaborazione di algoritmi e modelli matematici avanzati, sono stati restituiti dati aggregati che
costituiscono un prezioso strumento di supporto per l’individuazione di trattamenti mirati e personalizzati.
Si tratta infatti di informazioni che consentono al medico di ottimizzare l’approccio terapeutico al
paziente, migliorando soprattutto i disturbi e malesseri che spesso insorgono durante e dopo il
trattamento dialitico.
Maria Laura Costantino docente del Politecnico di Milano
“Con InterACTIVE-HD 2.0, tutto il partenariato ha contribuito allo sviluppo di una serie di strumenti, in termini di sistemi informativi, protocolli, modelli, algoritmi, che hanno consentito la creazione della piattaforma tecnologica per la gestione del dato clinico relativo al paziente in emodialisi presso i centri di confine”.
Prosegue Maria Laura Costantino docente del Politecnico di Milano – “Tale piattaforma ora in uso nei centri partecipanti al progetto potrà essere offerta anche ad altri centri che ritengono necessario preservare la qualità della vita dei pazienti in dialisi”.