Luino (VA) – Carabinieri con “negoziatore” evitano un gesto pericoloso.
Nel tardo pomeriggio del 14 agosto, un tranquillo paese del luinese è stato scosso dall’intervento dei Carabinieri con un “negoziatore” per evitare un gesto pericoloso.
Un uomo di 54 anni, in preda a una crisi psichica, minacciava di lanciarsi dal tetto della sua casa a tre piani.
L’allarme è arrivato alle 18.00 tramite il NUE112. La Centrale Operativa dei Carabinieri di Luino ha coordinato i soccorsi insieme al personale del 118 e ai Vigili del Fuoco.
L’uomo, noto per problemi psichiatrici, si trovava a torso nudo sul tetto, minacciando di saltare nel vuoto.
Il vice-Sindaco, conoscenti e altre persone sono giunti sul posto, ma sono stati allontanati per non interferire con le operazioni.
La situazione è diventata sempre più critica, quindi è stato chiamato il “negoziatore” del Comando Provinciale Carabinieri di Varese, un esperto nel gestire situazioni delicate.
Dopo alcune ore di dialogo, il “negoziatore” è riuscito a convincere l’uomo a scendere dal tetto.
L’uomo è stato accompagnato all’ospedale di Cittiglio, assistito da personale sanitario e Carabinieri.
Durante il tragitto, ha avuto comportamenti difficili, ma alla fine è stato calmato e ricoverato nel Reparto di Psichiatria per trattamenti appropriati.
Il successo dell’operazione ha evidenziato l’importanza del “negoziatore” e la professionalità dei Carabinieri intervenuti, dimostrando capacità di dialogo e gestione dell’emergenza.
I Carabinieri spesso mediano, cercando di superare le difficoltà di chi hanno davanti, sia donne alle prese con brutte esperienze, oppure uomini in preda alla disperazione.
Situazioni che richiedono equilibrio e preparazione adeguata, tanto che c’è pure un protocollo ad hoc:
e la a creazione di un elenco di psicologi e psicoterapeuti disponibili a fornire prestazioni professionali in convenzione, a tariffe agevolate, ai Carabinieri e ai loro familiari.
Per poter aderire al Protocollo d’Intesa è necessario essere psicologi iscritti alla sezione A dell’Albo.
E possedere una formazione specifica nella consulenza familiare, di coppia e dell’età evolutiva
oppure essere psicologi autorizzati all’esercizio dell’attività psicoterapeutica ai sensi dell’art. 3 e 35 della Legge 56/89.
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