Luino. Furti in abitazione con truffe agli anziani: sei arresti dopo l’indagine “Luma” dei Carabinieri di Luino
Importante operazione contro i furti in abitazione con truffe agli anziani. I Carabinieri della Compagnia di Luino, al termine di una lunga indagine, hanno eseguito sei misure cautelari in carcere.
Gli arrestati, tutti cittadini italiani di etnia sinti, sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere. Il gruppo, secondo le indagini, ha messo a segno decine di furti in casa. Vittime preferite: persone anziane o in condizioni di fragilità.
Truffe porta a porta ai danni di anziani soli
L’indagine, denominata “Luma”, è partita nel novembre 2024. Obiettivo: fermare un gruppo specializzato nei furti in abitazione con truffe agli anziani. Una tipologia di reato odiosa, che colpisce persone fragili e spesso sole.
I truffatori si fingevano carabinieri, tecnici del gas, funzionari comunali. In questo modo, riuscivano a entrare nelle case delle vittime, convincendole ad aprire la porta.
Una volta dentro, con abilità e rapidità, sottraevano denaro, gioielli e oggetti di valore.
Sei arresti e perquisizioni in tutta Italia
La maxi operazione è scattata all’alba. Sei le persone arrestate, destinatarie di ordinanze cautelari firmate dal GIP del Tribunale di Varese, dott. Marcello Maria Buffa.
Decine i carabinieri impegnati. Le operazioni hanno coinvolto i comandi provinciali di Varese, Novara, Biella, Vercelli, La Spezia e Torino. Utilizzati anche cani antidroga, elicotteri e tecnologie avanzate per le intercettazioni.
Sono state eseguite 9 perquisizioni, di cui 6 a carico degli arrestati e 3 verso altri indagati, residenti tra Vercelli e La Spezia.
Un’organizzazione strutturata e precisa
Secondo gli inquirenti, la banda agiva in modo organizzato. Ogni membro aveva un ruolo preciso: c’era chi guidava, chi faceva da “telefonista”, chi interpretava falsi carabinieri o funzionari pubblici.
La vettura usata per commettere i furti aveva targhe clonate, cambiate regolarmente. Era custodita in un box blindato, sorvegliato da telecamere collegate a uno smartphone.
Un sistema ben rodato. Le vittime venivano scelte con attenzione, e il gruppo agiva in modo rapido ed efficace.
Colpi in serie tra Lombardia e Piemonte
Nel corso dell’indagine, i carabinieri hanno ricostruito oltre 30 furti in abitazione con truffe agli anziani. Di questi, 26 sono stati commessi nella provincia di Varese, 2 in quella di Como e 2 in quella di Milano.
Il valore della refurtiva supera già i 500.000 euro, e il numero di casi potrebbe salire. Ci sono infatti almeno altri 20 episodi ancora da verificare, tra Lombardia e Piemonte.
Un’indagine difficile, ma efficace
L’attività investigativa è stata complessa. I sospettati erano esperti e prudenti. Cambiavano spesso auto e targhe, e usavano strumenti tecnologici per evitare controlli.
I carabinieri, però, sono riusciti a seguirli con appostamenti, pedinamenti e tecniche sofisticate. Fondamentale è stata l’individuazione di un’auto usata per i colpi, seguita passo dopo passo.
Grazie a questa pista, è stato possibile risalire all’intero gruppo e ricostruire l’intera rete criminale.
Sequestri durante l’operazione
Durante le perquisizioni, i militari hanno sequestrato materiale di grande interesse investigativo. Tra gli oggetti trovati:
6 veicoli
oltre 14.000 euro in contanti
2 orologi Rolex
oggetti per il camuffamento
attrezzi da scasso
spray al peperoncino
15 targhe clonate
uno scanner per intercettare le comunicazioni delle forze dell’ordine
un dispositivo elettronico per simulare perdite di gas o altre anomalie domestiche
Un vero e proprio arsenale usato per mettere in atto i colpi.
Una rete ampia e ancora attiva
L’inchiesta, pur avendo portato agli arresti, non è ancora conclusa. Gli investigatori stanno cercando di accertare la responsabilità della banda in altre truffe, avvenute anche in Piemonte.
Sono in corso approfondimenti per individuare altri ricettatori, cioè persone che acquistavano la refurtiva, e possibili fiancheggiatori.
La Procura di Varese continua a lavorare per smantellare completamente l’organizzazione e restituire sicurezza ai cittadini.
Anziani sempre più nel mirino: attenzione alle truffe
I furti in abitazione con truffe agli anziani sono in aumento in tutto il Nord Italia. Criminali senza scrupoli si fingono tecnici, impiegati comunali o membri delle forze dell’ordine per conquistare la fiducia delle vittime.
Spesso agiscono in gruppo, con una strategia precisa. Individuano persone sole, di età avanzata, e approfittano della loro buona fede.
Le forze dell’ordine invitano tutti a prestare attenzione. Mai aprire la porta a sconosciuti. In caso di dubbio, chiamare subito il 112.
Il messaggio dei Carabinieri: “Denunciate sempre”
I Carabinieri della Compagnia di Luino hanno ribadito l’importanza della denuncia. Anche un dettaglio può fare la differenza nelle indagini.
L’indagine “Luma” è nata proprio da un piccolo spunto investigativo. Un’auto sospetta, una targa clonata, una segnalazione da parte di cittadini attenti.
La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è fondamentale per contrastare questi reati.
Conclusioni: un colpo duro ai criminali
L’arresto dei sei membri della banda rappresenta un colpo importante contro i furti in abitazione con truffe agli anziani. Un reato odioso, che mina il senso di sicurezza di tante persone fragili.
L’operazione dei Carabinieri di Luino è un esempio concreto di come l’azione investigativa, se condotta con metodo e determinazione, possa portare risultati concreti.
Gli arrestati si trovano ora nelle case circondariali più vicine, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà il tribunale a pronunciarsi sulle responsabilità.
Intanto, la speranza è che queste azioni possano restituire serenità alle vittime e scoraggiare nuovi tentativi di truffa.
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