Celebrazione del XXV Aprile a Lonate Pozzolo e Ferno

Lonate Pozzolo – Ferno: Celebrazione del XXV Aprile
È stato celebrato nella giornata di ieri, 25 aprile, l’ottantesimo anniversario della Liberazione nei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno.
Accanto al Sindaco di Ferno, Sarah Foti, era presente l’ex Sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa.
Nella mattinata il Sindaco di Ferno ha voluto ricordare Mirella Cerini, il Sindaco di Castellanza deceduta proprio nel giorno del 25 aprile con ancora indosso la fascia tricolore.
“IN RICORDO DELLA CARA SINDACA (A LEI PIACEVA ESSERE CHIAMATA COSÌ) MIRELLA CERINI
Rompo il silenzio di lutto per la morte del Santo Padre solo per dedicare un pensiero a Mirella Cerini, la Sindaca di Castellanza, a un anno dalla sua tragica scomparsa, nel cortile del Palazzo Comunale, con indosso la fascia tricolore. Le celebrazioni del 25 aprile di oggi, qui a Ferno, saranno dedicate anche a Te, cara Mirella. Desidero ricordare Te e il Tuo impegno attraverso le parole usate dal Parroco di Castellanza nell’omelia durante il tuo funerale.”
A Lonate Pozzolo ha partecipato alla cerimonia la Fanfara dei Bersaglieri Nino Tramonti – Mario Crosta.
Riportiamo di seguito come ha vissuto il 25 aprile, l’ex Sindaco Nadia Rosa.
“In tarda mattinata, 𝐅𝐞𝐫𝐧𝐨. Amministrazione e ANPI unite, con una grande partecipazione della cittadinanza e della scuola. Al monumento dei cinque martiri il ricordo della storia locale e l’insegnamento di chi ha combattuto l’oppressione fascista, in sala civica i discorsi coinvolgenti e commoventi del sindaco Sarah Foti (grazie! <3) e del presidente ANPI Ester de Tomasi, con il contorno delle musiche dei ragazzi. La ricostruzione della nostra storia e della nostra democrazia, ricordata con il cuore e con intensità.
Prima di questo 𝐋𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐏𝐨𝐳𝐳𝐨𝐥𝐨. Un corteo che sarebbe stato molto sottotono se non fosse stato ravvivato dalle bandiere di ANPI e dei tanti militanti e simpatizzanti che seguendo le bandiere hanno intonato il canto di Bella Ciao.
La sindaca, invece, è riuscita con le sue parole a non dare alcun senso alla giornata di oggi e alla storia. Il partigiano Annunciato Crivelli, partigiano combattente per la libertà, viene descritto come un soldato catturato e deportato da non si sa chi e per che motivo. È morto per la Patria, ma per cosa combatteva? Chi gli aveva tolto la libertà?
Stessa questione nel “Discorso ufficiale del Sindaco”. Nelle parole della sindaca, sentiamo che l’Italia nel 1945 “sceglie di essere sé stessa” e si libera dell’oppressione. L’oppressione di chi? Cosa è successo? Qual è la storia? I sacrifici di cui parla quali sono?
Una semplificazione della storia davvero mortificante.
È così difficile per la Sindaca Elena Carraro pronunciare, accanto alle parole Patria e Nazione, le parole partigiano e antifascista?
Ora e sempre resistenza! W l’Italia antifascista!”