Il parroco di Inveruno con Furato si è dimesso

Inveruno con Furato: si è dimesso il parroco don Marco Zappa
Pare che dietro le dimissioni del parroco, il sacerdote omosessuale, frequentasse siti internet di incontri gay.
Per lui era diventata una situazione insostenibile tanto a portarlo e a decidere, in accordo con i Superiori, di dare le dimissioni da parroco di Inveruno.
Con lunedì 6 Aprile a prendere il posto di don Zappa sarà don Felice Noè residente a Buscate già parroco a Parabiago.
Don Felice Noè assumerà l’incarico di amministratore parrocchiale fino al prossimo settembre, quando verrà nominato ufficialmente un nuovo parroco.
Don Marco Zappa, nato a Cantù il 30 aprile 1973, è stato ordinato Sacerdote nel Duomo di Milano il 10 giugno del 2000.
Nel 2000 ha ricoperto l’incarico di Vicario Parrocchiale nella Parrocchia San Martino di Vergiate.
In seguito è stato Vicario Parrocchiale a Casatenovo Comunità Pastorale Maria Regina di Tutti i Santi, poi Vicario Parrocchiale a Giussano nella parrocchia Santi Quirico e Giulitta.
Dal 2019 era parroco e responsabile della Unità Pastorale Cuore Immacolato di Maria a Inveruno con Furato.
Don Marco Zappa, si legge nel comunicato del Vicario Episcopale, dopo un periodo di accompagnamento psicologico da settembre tornerà a dare la sua disponibilità ad essere prete in un’altra parrocchia.
La comunicazione ufficiale è arrivata nella giornata di sabato 5 aprile dal vicario Episcopale della Zona Pastorale IV di Rho Mons. Luca Raimondi.
Il Vicario Episcopale durante la Celebrazione Eucaristica Vigilare celebrata alle ore 17.30 ha letto il comunicato riportato di seguito.
““Comunico a tutti quello che ho detto al Consiglio pastorale, al Consiglio affari economici e a quello dell’oratorio. Da lunedì prossimo don Marco non sarà più responsabile della parrocchia. Da fine gennaio c’è stato un momento di discernimento personale che ha portato alla decisione di interrompere il suo ministero di parroco. Resterà comunque prete. Si è ritirato in maniera segreta ma non c’è stato alcun reato di tipo canonico o civile. Si tratta di una situazione personale di pesantezza nell’ufficio di parroco. Ora lui è a casa sua, affronterà un periodo di accompagnamento psicologico e da settembre tornerà a dare la sua disponibilità a essere prete ma in un’altra destinazione. Don Marco non ha fatto male a nessuno. Invito tutti a non alimentare il chiacchiericcio, questo momento di fatica del nostro fratello va accompagnato con il silenzio e con la preghiera”.