Luigi Ganna, il campione di Induno Olona il 7 aprile a Varese c’è stata la presentazione del libro “40,405” di Stefania Bardelli edito da Sunrise Media
Il libro con 80 pagine, con alcune notizie, racconti e aneddoti inediti, dedicate al primo vincitore del Giro d’Italia.
Un titolo che richiama un episodio poco conosciuto della vita sportiva del campione di Induno Olona: il record italiano dell’ora stabilito nel 1908.
Presente alla mattinata bosina Federico Buffa, che ha curato la prefazione del volume succitato.
Buffa ha intrattenuto gli intervenuti con la sua proverbiale capacità di comunicare
Presente Enrico Stocchetti, già presidente del Velo Club Varese Luigi Ganna e Sergio Gianoli
Gianoli ha parlato del campione indunese nella realtà del ciclismo varesino e della nipote del campionissimo Graziella Marzoli.
Luigi Ganna, il Re del fango, soprannominato così per la sua straordinaria resistenza alle avversità climatiche e dotato di un fisico possente
Era nato da una povera famiglia di braccianti.
Fece il manovale e poi il muratore nel capoluogo lombardo, percorrendo tutti i giorni in bicicletta 100 km, da Induno Olona a Milano e ritorno.
Nel 1905 visti i suoi buoni risultati, pensò di abbandonare il lavoro e dedicarsi al ciclismo.
La sua determinazione e forza venne notata da Edoardo Bianchi, dal quale ricevette l’offerta di entrare nella squadra ufficiale con il sontuoso stipendio di 200 lire mensili.
Cominciarono premi e successi:
1907 vinse la Milano-Torino-Milano e arrivò secondo al Giro di Sicilia.
Nel 1908 conquistò la piazza d’onore al Giro di Lombardia e alla Milano-Sanremo, giungendo poi quinto al Tour de France.
In seguito altri premi importanti:
Nel 1909 passò all’Atala e vinse la Milano-Sanremo in 9 ore e 32 minuti e, soprattutto, la prima edizione del Giro d’Italia.
Era anche un tipo spiritoso, dopo la vittoria al Giro dichiarò:
dopo la vittoria al Giro:
«L’impressione più viva l’è che me brüsa tant ‘l cü![1]» |