Rapina a Gallarate: Minorenne arrestato dopo sottrazione in centro
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallarate hanno effettuato un importante arresto. Un 16enne tunisino, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato. L’accusa è di aver commesso una rapina a Gallarate ai danni di un coetaneo italiano. I fatti si sono svolti nella notte di sabato scorso, interessando diverse aree del centro cittadino. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere rapidamente la situazione.
L’episodio ha avuto inizio tra Piazza San Lorenzo, Via XX Settembre e Piazza Risorgimento. Le Gazzelle dei Carabinieri sono intervenute a seguito di numerose segnalazioni al 112 NUE. Queste segnalazioni indicavano la presenza di un giovane straniero gravemente ubriaco. Stava lanciando bottiglie contro i veicoli in transito. Questa condotta ha immediatamente attirato l’attenzione, portando all’identificazione del responsabile della rapina a Gallarate.
Una volta rintracciato, il giovane ha opposto resistenza ai militari. Li ha oltraggiati e ha tentato di aggredirli. È stato immediatamente contenuto e trasportato presso la Caserma di Largo Verrotti. Poco dopo, un 16enne italiano, accompagnato dalla madre, ha raggiunto la caserma. Ha riferito di essere stato vittima di una rapina a Gallarate, perpetrata proprio dal giovane fermato. La pronta reazione dei Carabinieri ha permesso di chiarire l’accaduto e recuperare la refurtiva.
Dettagli della Rapina e Recupero della Refurtiva
Il racconto del 16enne italiano ha fornito dettagli cruciali. Ha spiegato che lo straniero fermato lo aveva minacciato. Poi lo aveva “letteralmente perquisito”. Lo aveva depredato del drink che stava bevendo, dello smartphone, della sigaretta elettronica e dei contanti presenti nel portafoglio. Un’aggressione mirata a sottrarre oggetti di valore.
La pronta e immediata risposta dei Carabinieri ha consentito di ricostruire l’accaduto in tempi brevi. Hanno recuperato la refurtiva, il cui valore ammontava a quasi 800 euro. Tutti gli oggetti sottratti sono stati immediatamente restituiti alla vittima. Questo è un risultato significativo che dimostra l’efficacia dell’operato dei militari.
Il sedicenne tunisino era già noto alle forze dell’ordine. Solo pochi giorni prima era stato denunciato per un analogo tentativo di rapina. Quell’episodio si era verificato nottetempo in Largo Buffoni ai danni di un turista straniero. Questo conferma un modus operandi già consolidato e una pericolosità sociale del soggetto.
Provvedimenti e Misure Future
Il giovane arrestato è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza “Cesare Beccaria” di Milano. Lì rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile. Questo passaggio è fondamentale per garantire un percorso legale adeguato alla sua età e alla gravità dei reati commessi.
Oltre alla misura pre-cautelare, all’arrestato potranno essere irrogati ulteriori provvedimenti amministrativi. I Carabinieri proporranno alla Questura di Varese l’emissione del cosiddetto D.A.Spo. Urbano. Questa misura è volta a inibire la frequentazione delle zone del centro cittadino della “Città dei Due Galli”, come è conosciuta Gallarate.
Il D.A.Spo. Urbano è uno strumento preventivo. Serve a impedire che soggetti ritenuti pericolosi o dediti ad attività illecite possano tornare a frequentare aree sensibili. L’obiettivo è tutelare la sicurezza e la tranquillità dei residenti e dei commercianti del centro storico.
L’Impegno dei Carabinieri per la Sicurezza Cittadina
L’episodio evidenzia l’importanza del presidio costante del territorio da parte delle forze dell’ordine. Le numerose segnalazioni al 112 NUE dimostrano la fiducia dei cittadini nei confronti dei Carabinieri. La collaborazione tra la popolazione e le forze dell’ordine è essenziale per la prevenzione e il contrasto della criminalità.
La presenza delle Gazzelle in centro, in risposta alle segnalazioni, ha permesso di intervenire tempestivamente. Questo non solo ha condotto all’arresto del responsabile, ma ha anche garantito il recupero della refurtiva. Un successo che rafforza il senso di sicurezza percepito dalla comunità.
Il lavoro del Nucleo Operativo e Radiomobile è cruciale. Interviene in flagranza di reato e svolge le prime indagini. Il loro impegno quotidiano è volto a garantire la legalità e a proteggere i cittadini da atti di violenza e criminalità. La professionalità e la dedizione dei militari sono fondamentali per la sicurezza pubblica.
Le indagini proseguiranno sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria Minorile. L’obiettivo è definire con precisione tutte le responsabilità e valutare il percorso più idoneo per il giovane. L’attenzione è rivolta non solo alla repressione del reato, ma anche alla prevenzione di futuri comportamenti illeciti.
Eventi come questo, seppur gravi, dimostrano la capacità delle forze dell’ordine di rispondere efficacemente. Gallarate, come molte altre città, è impegnata a mantenere un elevato standard di sicurezza. Il coinvolgimento dei cittadini, attraverso le segnalazioni, è un pilastro di questa strategia.
La rapina a Gallarate è stata risolta grazie a un’azione combinata. Ha dimostrato l’efficacia della sinergia tra la centrale operativa, le pattuglie sul territorio e la collaborazione della vittima e della sua famiglia. Questo modello operativo è essenziale per garantire una risposta pronta e coordinata alle emergenze.
In conclusione, l’arresto del 16enne tunisino per la rapina a Gallarate è un segnale forte. Ribadisce l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità, in particolare quella minorile. La sicurezza del centro cittadino rimane una priorità. Le misure adottate mirano a proteggere la comunità e a garantire un ambiente più sereno per tutti i residenti e i visitatori.
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