LOMBARDIA, CONSIGLIO REGIONALE RESPINGE LA MOZIONE PD SULL’OSPEDALE DI GALLARATE.
Monti (Lega): mozione strumentale del Partito Democratico, grazie alla LEGA apriamo dibattito serio in Commissione Sanità.
Milano, 27 giugno – Durante la seduta odierna del Consiglio Regionale della Lombardia è stata presentata una mozione, di carattere strumentale, riguardante l’ospedale di Gallarate e proposta dal Partito Democratico. La mozione è stata respinta dal Consiglio Regionale.
Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare della regione Lombardia e già presidente della Commissione Sanità nella scorsa legislatura, ha così commentato l’esito della votazione: “la mozione presentata dal Partito Democratico aveva chiaramente scopi puramente propagandistici, focalizzandosi esclusivamente sulla creazione di polemiche attorno all’ospedale di Gallarate.
Nel frattempo, l’ospedale sta seguendo un percorso di avvicinamento verso un nuovo progetto, che unirà i due presidi ospedalieri Busto e Gallarate, con un notevole investimento dedicato di quasi 500 milioni di euro da parte della Regione Lombardia”.
Monti ha evidenziato l’attenzione costante dedicata dalla Regione Lombardia all’ospedale di Gallarate, con investimenti di oltre 12 milioni di euro, l’attuazione di concorsi per l’assunzione di personale medico-infermieristico e il sostegno alle problematiche riscontrate.
“Ho chiesto che la mozione, totalmente strumentale, fosse ritirata e portata in Commissione sanità – ha aggiunto Monti – in modo da poterne discutere più seriamente, consentendo l’audizione di associazioni, enti del terzo settore ed enti locali per acquisire una posizione più ponderata sull’argomento.
Tuttavia, il Partito Democratico ha rifiutato tale proposta, respingendo l’opportunità di aprire un dibattito e chiudendo di fatto la porta a numerose realtà che sono impegnate su questa tematica.
In ogni caso, a fronte di tale decisione – ha concluso Monti – oggi stesso ho formalmente proposto di portare in Commissione Sanità il tema così da coinvolgere le associazioni e gli enti interessati e aprire un dibattito serio e non strumentale a favore della salute dei cittadini del gallaratese”.