Fagnano Olona, un caffè, con Miriam Ballerini. Torna “Un caffè con l’autore”, sabato 11 maggio ore 18, nel cortile del Castello di Fagnano Olona, con l’ultima fatica letteraria di Miriam Ballerini dal titolo “L’altro io”.
Dopo l’appuntamento con Paola Sbarbada Ferrari e il suo libro “L’oblio nei suoi occhi” e il percorso con Walimohammad Atai, la rassegna ritrova Miriam Ballerini.
L’autrice scrive fin da quando era una ragazzina di dodici anni. Il primo romanzo lo scrive a quattordici; eppure non ha mai pensato, allora, di fare da grande la scrittrice. Voleva diventare un veterinario e specializzarsi in erpetologia.
Finora ha pubblicato nove romanzi, di cui due adottati come libri di testo nelle scuole superiori, una raccolta di poesie e un manuale di scrittura creativa, che ricalca le orme di un corso che ha tenuto per una scuola professionale.
Ha ottenuto tanti riconoscimenti, alcuni così inaspettati e, proprio per questo, più preziosi.
Quest’anno compirà cinquantatré anni, eppure è sempre quella giovane donna, così com’era alla sua prima presentazione: con le mani che tremavano, timida, sensibile.
Ha imparato solo qualche trucchetto in più, ma ha sempre tenuto alla sua genuinità e questo la gente lo ha sempre sentito e apprezzato.
Miriam Ballerini e il libro “L’altro io”
Tutti gli esseri umani hanno in loro la gamma completa dei sentimenti, dal positivo al negativo: questo pensa Nicla, una giovane donna di ventiquattro anni, la quale decide di scrivere una storia forte e dalle tinte fosche.
La sua passione per la scrittura la stuzzica sempre come un solletico ed è per questo che, nonostante le perplessità di coloro che la amano e le stanno accanto, lei decide di andare dritta verso il suo obiettivo, una preda a cui mirava da quando di anni ne aveva solo sedici e che, finalmente, è stata catturata: un serial killer, il mostro delle lacrime, lo chiamano.
La sua ultima vittima è riuscita a sfuggirgli e a identificarlo; la protagonista di questo romanzo in cui, a cornice, si costruisce un ulteriore tessuto narrativo interno, si immerge con tutta se stessa nella stesura di questa storia, indagando a fondo, leggendo, provando il medesimo dolore delle vittime del mostro.
Eppure lui non confessa, è un cinico e manipolatore, sa entrare dentro le persone, Nicla viene messa in guardia.
Ultimo appuntamento per questa prima parte della rassegna si terrà sabato 25 maggio, sempre al castello visconteo, con Marina Berta che presenterà il suo libro dal titolo “Storie da riavvolgere”.
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