Fagnano Olona, Inveruno, ultimo saluto a Mauro Bassi. Si terranno domani, venerdì 3 Maggio 2024 alle ore 11:00 presso la chiesa parrocchiale in Mantegazza a Inveruno i funerali dello storico presidente del Tiro a Volo Fagnano.
Fagnano Olona, Inveruno, ultimo saluto a Mauro Bassi. L’uomo, classe 1958 ha combattuto serenamente ogni giorno contro la brutta malattia che lo ha colpito fino al tragico epilogo.
Molto conosciuto a Fagnano Olona in quanto da oltre 25 anni era alla guida della società, gestendo con il figlio Alberto, la struttura di Tiro a Volo in valle in via Poligono.
Riportiamo anche il ricordo emozionante degli amici della federazione delegazione della Fitav Lombardia
“Nella prima grigia mattina di questo mese di maggio Mauro Bassi all’età di 66 anni ci ha lasciato.
In una giornata festiva infrasettimanale come quella odierna il dirigente lombardo avrebbe abitualmente trascorso il suo tempo sui campi di tiro a far bene quello che ha saputo far bene da sempre: gestire strutture tiravolistiche, confrontarsi con i collaboratori e dialogare con i praticanti, programmare gare e calendarizzare attività di ogni genere.
Avviare al tiro a volo atlete e atleti di ogni età con quella vocazione a trasmettere la cultura del tiro a volo ai più giovani che è stata davvero una delle sue doti più sviluppate.
Se l’insolito grigiore di questa primavera ancora mai sbocciata ha gravato imperterrito sui cieli della Lombardia per tutto il 1° maggio 2024 è perché in questa giornata il movimento tiravolistico della regione – e per esteso il tiravolismo italiano – ha perso uno dei suoi uomini-simbolo.
Qualche volta circostanze dolorose come questa suggeriscono definizioni pre-confezionate, ma nel caso di Mauro Bassi parlare di figura emblematica del tiravolismo della Lombardia non è davvero una frase fatta.
Mauro è stato autenticamente tra gli artefici di quella Lombardia tiravolistica che negli ultimi quarant’anni si è stagliata nel panorama nazionale e internazionale come una comunità di vigorosi slanci, di singolari intuizioni e di grandi energie e Bassi è stato anche indiscutibilmente tra i dirigenti la cui fama ha travalicato subito ampiamente i confini regionali.
Da dirigente Mauro Bassi aveva mosso i suoi primi passi all’Atavic Mesero che aveva guidato in prima persona per molti anni prima di dedicarsi nel 1999 alla grande avventura della gestione di un impianto di grandi dimensioni e di grande tradizione come il Tav Fagnano di cui era tuttora presidente.
La notizia della scomparsa di Mauro Bassi in questo primo maggio così poco primaverile purtroppo non ha colto di sorpresa la comunità tiravolistica.
Il massimo dirigente di Fagnano lottava infatti ormai da tempo contro una malattia rivelatasi subito grave.
Di Mauro però, adesso, è impossibile non ricordare la volitiva serena determinazione a continuare il proprio lavoro anche nel momento in cui si era reso consapevole di non poter più dispensare le inesauribili energie di un tempo e anche nella situazione in cui il suo vulcanico slancio ideale doveva rivaleggiare quotidianamente con la coscienza pragmatica delle proprie declinanti condizioni di salute.
Il pragmatismo era del resto la sua cifra più personale: quel senso pratico che Mauro Bassi ha espresso per tutta la sua vita privilegiando l’attività alle parole.
La Delegazione Fitav della Lombardia con il suo massimo rappresentante Daniele Ghelfi e con il Car Santo Falanga e il Giudice unico Pier Bestetti ha commemorato la figura di Mauro Bassi con una serie di comunicazioni istituzionali, ma anche nei messaggi e nei post pubblicati sui social dai tantissimi amici e dai suoi più stretti collaboratori
Si è manifestato immediatamente in queste ore il profondo dolore di tutta la comunità tiravolistica della Lombardia per la scomparsa di un dirigente che con la sua naturale riservatezza e con quell’immagine a suo modo anche un po’ ruvida ha saputo costruire un personaggio stimato e ammirato per la serietà del proprio lavoro e per la determinazione nel perseguire la realizzazione dei propri sogni.
Ma da quei messaggi emerge anche la volontà del movimento tiravolistico regionale e nazionale di conservare con cura il ricordo di quel gigante buono che ha tracciato la propria strada con gli strumenti della fermezza e del sorriso.
E in quel modo Mauro Bassi ha davvero saputo forgiare un modello di dirigente e di uomo di sport di cui tutta la collettività tiravolistica italiana avvertirà fortissima l’assenza”.