Fagnano Olona, asilo, giornate speciali da sogno. Andiamo a ripercorrere un momento fondamentale nella vita dell’asilo in piazza chiacchierando con la direttrice Valentina Muscas ormai da quasi due anni salda guida dell’ente.
“Grazie anche i valori che mi sono stati trasmessi dalla famiglia mi sono sempre appassionata al mio lavoro, di cura, nell’ambito proprio della relazione con gli altri tant’è che poi ho scelto di specializzarmi in ambito scolastico.
Proprio perché ritengo che il ruolo del pedagogista sia fondamentale all’interno dell’ambiente scolastico dove spesso si dà tanto spazio alla didattica e meno anche a tutto quello che è la persona.
Ho svolto comunque diverse esperienze e ricoperto ruoli di sostegno in tal senso e attualmente appunto ho raggiunto questo vertice che è la direzione della scuola materna.
Ambito, quello dei bambini, che effettivamente ho scoperto da poco tempo nel senso che questa è veramente la mia prima esperienza nell’ambito dell’infanzia
L’ho accolta con la convinzione che tutte le competenze trasversali maturate nella mia ventennale esperienza in ambito pedagogico mi potessero comunque dare quella una marcia in più per affrontare questa nuova e bella sfida
L’importanza dell’apprendimento è fondamentale, lo abbiamo alla base all’interno della nostra scuola.
L’apprendimento come proposta base dell’educazione nel senso che serve molto osservare con attenzione i bambini.
Serve poi precisare che i bambini cambiano nel tempo, quelli di oggi non sono più i bambini di ieri.
Abbiamo capito anche che per un migliore apprendimento nei bambini sia fondamentale fare esperienza all’interno della realtà che ci circonda.
Colgo l’occasione per sottolineare la progettazione didattica che per esempio quest’anno portiamo avanti, proprio relativa alla scoperta del nostro territorio.
I bambini con lo zaino sulle spalle da perfetti esploratori, vanno in giro per la città di Fagnano a scoprire le bellezze e i luoghi storici più importanti del loro paese.
Noi partiamo dal presupposto che i bambini che entrano per la prima volta alla scuola dell’infanzia siano i futuri cittadini del mondo e quindi all’interno della progettazione i bambini fanno esperienza pratica con la realtà locale.
Ad esempio quando per esempio scegliamo di affrontare i colori dell’autunno non andiamo a stampare una scheda da far loro colorare ma utilizziamo proprio quelli che sono i frutti dell’autunno per spiegarglieli
Per esempio mi viene in mente non so il melograno, un frutto che non tutti conoscono per cui magari l’insegnante lo porta in classe e scopre insieme ai bambini com’è fatto al suo interno
Si prende in mano, lo si taglia a metà metà e si scoprono i chicchi il colore, la consistenza.
Questo per capire quanto sia importante veramente la pratica all’interno della scuola e mi piacerebbe che queste attività con i ragazzi venissero trasmette e promosse effettivamente anche negli altri ordini e gradi della scuola.
Sarebbe molto bello avere questi momenti speciali di spiegazioni e apprendimento.
A proposito, le giornate speciali sono un po il fiore all’occhiello della scuola. Diciamo che all’interno delle giornate speciali racchiudiamo tutto quello che è l’apprendimento esperienziale.
La giornata speciale è un po’ il culmine del triennio che i bambini trascorrono all’interno della nostra scuola
Entrano che sono piccolissimi perché hanno tre anni e arrivano all’ultimo anno dove effettivamente hanno raggiunto una serie di competenze che come dire culminano poi nella realizzazione di una giornata speciale.
Lo dice la parola stessa perché ogni bambino è speciale per cui ogni bimbo ha la possibilità all’interno della nostra scuola di vedere realizzato un sogno.
E come si sa i sogni son desideri, di felicità, ma diciamo che con i nostri bambini questa frase è ancora più vera nel senso alla domanda cosa ti piacerebbe essere o cosa ti piacerebbe fare, il sogno che tu vorresti, lo realizziamo.
La grande fantasia delle formidabili insegnanti e dei genitori ci permettono di costruire o coinvolgere qualcuno, qualche attività, e di realizzare il sogno scelto dal bambino.
“Per la principessa siamo stati al castello vestendola con un abito tipico, per chi voleva fare l’astronauta siamo andati al bellissimo parco e museo del volo di Volandia, per l’agente abbiamo coinvolto gli amici della polizia di stato, e così via”, conclude la direttrice.
Un altro momento molto significativo e intergenerazionale sono le visite al centro diurno fagnanese per anziani, il nido delle Rondini.
Bella anche la festa della mamma ambientata alle Balzarine, un’oasi verde a Fagnano per una giornata di condivisione mamme figli tra yoga e divertimento.
“Ringrazio le insegnanti che danno il meglio di loro quotidianamente, il consiglio di amministrazione e tutti i volontari e genitori che ci danno sempre un appoggio insostituibile e concreto”, ricorda con piacere Valentina Muscas.
Fausto Bossi
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