Ernesto Pellegrini, imprenditore lombardo di successo e conosciuto al pubblico per essere stato uno storico presidente nerazzurro, prima di Massimo Moratti,.
Scomparso all’età di 84 anni, Pellegrini in queste ora viene ricordato sui social dalle istituzioni e dai tanti collaboratori che lo hanno affiancato nell’attività sportiva.
Ernesto Pellegrini e l’Inter
Pellegrini è stato massimo dirigente dell’Inter dal 1984 al 1995.. Sotto la sua presidenza l’Inter ha vinto 4 trofei: 1 scudetto (1989), 1 Supercoppa Italiana (1989), 2 Coppe UEFA (1991, 1994).
Ernesto Pellegrini è stato fautore dello Scudetto dei Record del 1988-89, conquistato con 58 punti sui 68 disponibili (all’epoca ogni vittoria valeva 2 punti). La sua gestione fu caratterizzata dagli acquisti dei tedeschi Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme. L’ultimo trofeo vinto dalla squadra nerazzurra sotto la sua gestione è la Coppa UEFA conquistata nel 1994. Nel febbraio 1995 aveva lasciato la presidenza della società a Massimo Moratti.
L’Inter scenderà in campo stasera nella finale di Champions League contro il PSG con il lutto al braccio.
Attività imprenditoriale
Figlio di contadini, lavoratore intraprendente: nel 1965 si mise in proprio, iniziando un’avventura imprenditoriale che ora dà lavoro a migliaia persone. Una storia di successo e di determinazione, di dedizione.
Nel 1984, quando ne ebbe l’opportunità, Pellegrini realizzò il suo sogno che cullava da quando era bambino, dai tempi di Skoglund: diventare il presidente dell’Inter.
Cavaliere del Lavoro nel 1989, Ambrogino d’Oro di Milano nel 2014, nel 2020 è stato introdotto nella Hall of Fame dell’Inter. Come imprenditore, nel 1965 fondò la Pellegrini Group, attiva in Italia e in altri Paesi nei servizi per la ristorazione collettiva, tra cui i buoni pasto, le pulizie, la lavorazione della carne e le forniture alimentari. Nel gruppo lavorano circa 9mila persone.
Nel 2013 costituì la Fondazione Ernesto Pellegrini per aiutare le persone che si trovano in temporanea difficoltà economico-sociale. Aprì il ristorante Ruben, dal nome di un senzatetto morto assiderato, che Pellegrini aveva conosciuto da ragazzo, nel quartiere milanese di Giambellino, in grado di servire fino a 400 pasti ogni sera, al costo di 1 euro, per le persone in difficoltà.
Il ricordo
“Regione Lombardia esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari di Ernesto Pellegrini”. Così il governatore Attilio Fontana, ricordando Pellegrini come “un imprenditore lombardo capace e di successo, con l’Inter nel cuore”.
“Il presidente dei nerazzurri – aggiunge Fontana – di Trapattoni, Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme, mai sopra le righe, ci lascia in un giorno speciale per la sua amata Inter”.
“Milano ricorderà sempre con affetto Ernesto Pellegrini, imprenditore attento al sociale e presidente dell’Inter dei record di Trapattoni. Un abbraccio alla sua famiglia”, ha dichiarato il sindaco di Milano Beppe Sala.
“Ci addolora profondamente la scomparsa di Ernesto Pellegrini, grande imprenditore, sportivo e benefattore”, ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio milanese: “Milano perde una figura di primo piano che ha contribuito realmente a farla crescere a livello economico, culturale e sociale. A nome di tutto il mondo delle imprese ci stringiamo con affetto alla sua famiglia nella consapevolezza che la sua figura e la sua opera resteranno nel cuore di tutti i milanesi”.
“Grande uomo, grande presidente. Ci mancherà”. Così Giuseppe Bergomi, storico capitano dell’Inter: “È stata una persona con un cuore grande che ha aiutato i suoi ex calciatori”. Per l’ex capitano, stasera Pellegrini “guarderà” i nerazzurri che proveranno a vincere la loro quarta Champions League.
“Quando perdi una persona cara l’unica cosa che possiamo fare è continuare a vivere anche per Lei che non può più farlo. RIP Presidente”. Così, sui social, l’ex portiere dell’Inter Walter Zenga.