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    Fotografia, Alexandre Boucey

    Sangue. Scoperto il “Gwada Negativo”

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    By Redazione Consumatori on 21 Giugno 2025 Tecnologia, Curioso, Eventi, In evidenza, Sanità, Scienza
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    Sangue. Scoperto il “Gwada Negativo”: Un Nuovo, Rarissimo Gruppo Sanguigno dalla Guadalupa

    Sangue. Una scoperta scientifica di portata mondiale: un nuovo gruppo sanguigno, denominato “Gwada negativo”, è stato identificato. Questo evento straordinario è avvenuto in Guadalupa, e la sua unicità lo rende probabilmente l’unico caso noto al mondo.

    L’annuncio arriva direttamente dall’Istituto Francese del Sangue (EFS), che ha ufficializzato la scoperta all’inizio di giugno. Si tratta del 48° sistema di gruppi sanguigni riconosciuto nell’uomo, un passo significativo nella comprensione della biologia umana.

    La Genesi di una Scoperta Eccezionale

    La storia del “Gwada negativo” inizia molto prima dell’annuncio ufficiale. Già nel lontano 2011, gli scienziati avevano individuato in una donna francese, originaria della Guadalupa, un anticorpo “molto specifico” e “sconosciuto”. All’epoca, le tecnologie disponibili non permettevano di approfondire la ricerca, lasciando il mistero irrisolto. Thierry Peyrard, biologo medico e farmacista responsabile EFS per la qualità e la sicurezza degli emoderivati, ha raccontato come le risorse di allora fossero limitate.

    La svolta è arrivata nel 2019. Grazie al “sequenziamento del DNA ad altissima velocità”, un’innovazione tecnologica cruciale, gli scienziati sono riusciti a “svelare il mistero”. Questa avanzata tecnica ha evidenziato una “mutazione genetica” specifica, fornendo la chiave per comprendere la natura di questo anticorpo anomalo. La paziente, che ora ha sessant’anni, aveva 54 anni e viveva a Parigi quando questo anticorpo fu rilevato per la prima volta, durante i consueti esami pre-chirurgici.

    Il Riconoscimento Internazionale e l’Unicità del “Gwada Negativo”

    L’importanza di questa scoperta è stata subito riconosciuta a livello globale. L’ufficializzazione del nuovo gruppo sanguigno è avvenuta all’inizio di giugno a Milano, durante un evento della Società Internazionale di Trasfusione di Sangue (ISBT). L’EFS ha condiviso la notizia sui propri canali social, evidenziando il valore scientifico dell’identificazione.

    Ciò che rende il “Gwada negativo” davvero eccezionale è la sua estrema rarità. Secondo Thierry Peyrard, la paziente della Guadalupa è “senza dubbio l’unico caso noto al mondo”. Per altri gruppi sanguigni rari, è spesso possibile identificare un piccolo numero di individui compatibili, magari all’interno della stessa famiglia, come fratelli o sorelle. Nel caso del “Gwada negativo”, invece, questa donna risulta essere “l’unica compatibile con se stessa al mondo”. Questa specificità la rende un soggetto di studio di inestimabile valore per la comunità scientifica.

    Prospettive Future: la Ricerca di atri Donatori in Guadalupa

    Nonostante l’estrema rarità, la ricerca non si ferma. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha sottolineato l’impegno dei ricercatori. Attualmente, un team di scienziati sta elaborando un protocollo speciale. L’obiettivo è chiaro: trovare altre persone con lo stesso gruppo sanguigno. La speranza è di identificarle “in particolare in Guadalupa, tra i donatori di sangue”, data l’origine della paziente e la probabilità che il gene mutato sia più diffuso in quella specifica popolazione.

    Questa ricerca è fondamentale. Trovare altri individui con il “Gwada negativo” permetterebbe di studiare meglio le implicazioni cliniche di questo gruppo sanguigno. Potrebbe inoltre aprire nuove prospettive per le trasfusioni di sangue in casi estremamente complessi, garantendo la sicurezza del paziente.

    La Genetica dietro il “Gwada Negativo” e il Nuovo Sistema PIGZ

    La scoperta di questo gruppo sanguigno ha anche rivelato dettagli cruciali sulla sua ereditarietà. Il “Gwada negativo” viene ereditato sia dal padre che dalla madre. Entrambi i genitori della paziente erano portatori del “gene mutato”. Tuttavia, affinché il gruppo sanguigno si manifesti, sono necessari “due geni identici”. I fratelli della paziente, pur essendo portatori di un solo allele (una delle forme alternative di un gene), non hanno sviluppato questo gruppo sanguigno. Questo meccanismo di ereditarietà, che richiede la presenza di due copie del gene mutato, contribuisce alla sua eccezionale rarità.

    La rilevanza scientifica di questa identificazione è tale da aver portato alla denominazione di “una nuova famiglia”. Questa nuova classificazione è stata chiamata PIGZ. Il sistema PIGZ è diventato ufficialmente il 48° sistema di gruppi sanguigni riconosciuti nell’uomo. Per contestualizzare, il sistema più noto e diffuso, l’ABO, risale addirittura al 1900. Questo sottolinea come, anche dopo oltre un secolo di scoperte, la genetica del sangue continui a riservare sorprese e aree inesplorate.

    Il Nome: “Gwada Negativo”, un Omaggio alle Origini

    La scelta del nome “Gwada negativo” non è casuale. “Gwada” è un richiamo esplicito alle origini guadalupesi del paziente. Questa denominazione, oltre a essere un omaggio, ha convinto molto gli esperti. Secondo Thierry Peyrard, il nome “suona bene in tutte le lingue”, rendendolo facilmente riconoscibile e memorizzabile a livello internazionale. La semplicità e l’immediatezza del nome riflettono l’impatto di questa scoperta e la sua rilevanza globale.

    In sintesi, l’identificazione del “Gwada negativo” non è solo un traguardo scientifico. Rappresenta anche un promemoria dell’infinita complessità e diversità del corpo umano. Ogni nuova scoperta arricchisce la nostra conoscenza e apre nuove strade per la medicina e la ricerca genetica. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa affascinante ricerca.

     

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