Castano Primo (MI), 28 ottobre 2023 – La costruzione di una moschea a Castano Primo sta sollevando polemiche tra i cittadini.
Castano Primo. I residenti esprimono preoccupazione per la sicurezza e l’integrazione,
in un’area in cui la storia e la cultura non si conciliano facilmente con un luogo di culto in cui potrebbero concentrarsi predicatori d’odio ed estremisti.
La posizione dell’On. Angelo Ciocca della Lega ribadita nel video sopra.
“È inaccettabile che in questo delicato periodo in cui stiamo vivendo in Europa dal punto di vista degli attentati, la priorità del comune sia quella di costruire una moschea”, afferma un residente.
“La responsabilità politica dell’amministrazione comunale è lampante di fronte a questa situazione e alle crescenti preoccupazioni dei suoi stessi cittadini”.
“Capisco che la libertà di culto sia un diritto fondamentale”, afferma un altro residente, “ma è assurdo non considerare il contesto di fanatismo islamico cui oggi ci troviamo”.
L’amministrazione comunale ha respinto le preoccupazioni dei cittadini, affermando che la moschea sarà un luogo di culto pacifico e rispettoso delle leggi italiane.
Libertà di culto non vuol dire che non ci si debba sottoporre alle leggi italiane e i dubbi su alcuni predicatori, senza generalizzare, ci sono.
Il problema non è di semplice soluzione: garantire la libertà di culto ed evitare certi estremi non è semplicissimo.
L’Italia non ha una legge specifica che regola la costruzione delle moschee.
La libertà di culto è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione italiana, e quindi la costruzione di un luogo di culto islamico è consentita
a condizione che rispetti le leggi urbanistiche e le norme di sicurezza.
In pratica, la costruzione di una moschea in Italia richiede la presentazione di una domanda di permesso di costruire al comune competente.
Il comune può approvare o respingere la domanda, valutando la conformità del progetto alle norme urbanistiche e di sicurezza.
In alcuni casi, i comuni hanno adottato regolamenti specifici per la costruzione di moschee.
Questi regolamenti possono stabilire requisiti aggiuntivi, come la distanza minima da altri luoghi di culto o la necessità di un parere della Commissione per la sicurezza della Prefettura.
In generale, la costruzione di moschee in Italia è un processo amministrativo che segue le stesse regole di qualsiasi altro tipo di costruzione.
Tuttavia, in alcuni casi, la costruzione di una moschea può sollevare polemiche e opposizioni da parte della popolazione locale.
Alcuni dei motivi per cui la costruzione di moschee può essere contestata sono:
- Preoccupazioni per la sicurezza: alcuni cittadini temono che la costruzione di una moschea possa rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica.
- Preoccupazioni per l’integrazione: alcuni cittadini temono che la costruzione di una moschea possa ostacolare l’integrazione delle comunità islamiche in Italia.
- Opposizione a principi religiosi: alcuni cittadini sono contrari alla costruzione di moschee per motivi religiosi.
In risposta a queste preoccupazioni, i comuni che hanno adottato regolamenti specifici per la costruzione di moschee:
hanno spesso introdotto misure per garantire la sicurezza pubblica e l’integrazione delle comunità islamiche.
Ad esempio, alcuni regolamenti prevedono che le moschee siano dotate di sistemi di sicurezza adeguati, come telecamere di sorveglianza e barriere antisfondamento.
Altri regolamenti prevedono che le moschee organizzino attività di integrazione e dialogo con la comunità locale.
È importante sottolineare che la costruzione di moschee è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione italiana.
Le preoccupazioni per la sicurezza e l’integrazione devono essere bilanciate con il diritto alla libertà di culto.