In 500 persone all’evento “Volere è potere”, realizzato per presentare il libro che racconta la storia di Olga Fiorini e delle scuole da lei fondate.
Altro non hanno fatto che ribadire l’affetto collettivo per un’educatrice indimenticabile e l’energia che la sua creatura continua a trasmettere anche adesso che non c’è più, sotto la spinta innovativa dei nipoti Mauro e Cinzia Ghisellini.
Un pienone oltre le aspettative, nella serata di mercoledì 5 ottobre 2022, al Teatro Sociale di Busto Arsizio.
Gli ospiti e i videomessaggi
Tanti ospiti, sul palco o tramite videomessaggio, hanno voluto portare la loro testimonianza. Fra ricordi personali, nuove sfide all’orizzonte e una costante tensione verso la speranza riposta nei giovani. Non a caso, tutti gli interventi sono stati inframmezzati dalle esibizioni dei ragazzi del Liceo delle Scienze Umane di via Varzi, diretti dalle insegnanti Marilena Garufi, Giusy Consoli e Laura Santaterra.
Presente anche una band musicale, composta da soli docenti dell’universo ACOF, in cui il maestro Emilio Bonvini ha diretto Matteo Andrigo (batteria), Elena Scrivo (pianoforte), Ravini Ekanayake (tastiere), Stefano Borsa (chitarra) e Augusto Gentili (basso).
A presentare la serata, l’autore del libro Marco Linari e la responsabile comunicazione e marketing dell’intera galassia educativa, Samantha Santamaria.
Gli interventi della serata
In ogni discorso, il messaggio “Volere è potere” è emerso con tutta la propria forza. Il sindaco Emanuele Antonelli ha spiegato che «non sempre è possibile realizzare tutto quello che si desidera, ma bisogna sempre crederci. Con la stessa forza con cui Olga Fiorini si rivolgeva ai giovani, ai quali consegnava i sogni per il futuro».
Patrizia Corbo, presidente del Piccolo Principe onlus, ha evidenziato come «tra volere e potere c’è di mezzo un mare spesso in tempesta e noi, ogni giorno, dobbiamo navigare in quelle acque, senza abbatterci».
Da Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese, una lectio rispetto al «coraggio di fare impresa, poggiando sui pilatri che Olga Fiorini fece propri, ovvero fede, costanza e determinazione».
L’eurodeputata Isabella Tovaglieri ha declinato la sua riflessione sul «volere è potere che realizza il sogno di unire i giovani alla politica, nel senso più alto del termine, come è capitato a me».
Infine, don Alberto Ravagnani, il prete youtuber, ha spiegato come «volere è potere se si ha una fede profonda, che ci pone un obiettivo grande da raggiungere. Consegnandoci una forza che va oltre la spinta di semplici contenuti motivazionali per essere invece uno sprone a vivere con pienezza ogni attimo del nostro percorso».
Referenti delle istituzioni del territorio
Con loro sul palco di piazza Plebiscito sono saliti anche Elvio Mauri, direttore di Fondimpresa («Il messaggio imprenditorialmente più bello è il compito di dare più attenzione a chi fatica, per inserire tutti nel mondo del lavoro»). Silvia Pagani, d.g. di Confindustria Varese («Un aspetto esaltante del mio ruolo è proprio lavorare con chi si occupa di formazione»). Laura Rogora, presidente del consiglio comunale e nello staff di ACOF («Ho avuto la fortuna di condividere un lungo percorso con la signora Olga»). Daniela Cerana, assessore all’istruzione («scuole come questa sono eccellenze di cui andare fieri»).
Infine, Luca Galli, presidente del Teatro Sociale e nel Cda della Fondazione comunitaria del Varesotto, Egli ha evidenziato «la grande visione che ha accompagnato tutta la storia racchiusa in questo libro, anticipando più volte i tempi sul modo di fare scuola e impresa. Per questo abbiamo voluto sostenere convintamente questo progetto». Marilena Lualdi, che ha curato la prefazione del libro, ha illustrato cosa fosse «la stoffa dell’amore di Olga».
Particolarmente significativi anche i videomessaggi proiettati in sala: da Antonella Clerici, che agli esordi della carriera presentò le storiche sfilate della scuola Olga Fiorini («Così conobbi una donna energica e speciale») ad Alfonso Dolce, amministratore delegato di Dolce e Gabbana, «fiero di una collaborazione trentennale della nostra azienda con ACOF», fino ad arrivare allo psicoterapeuta Alberto Pellai.
Anche il calciatore milanista Matteo Gabbia, ex astudente di Fagnano Olona, ha fatto giungere un suo pensiero per l’evento.
Il commento dei direttori di ACOF
Orgogliosi e commossi i due direttori di ACOF. Da un lato, Mauro Ghisellini, ha raccontato «l’entusiasmo di portare avanti un progetto così innovativo e ambizioso. Grazie all’aiuto di tante persone che ci permettono di raggiungere traguardi fantastici, facendoci sentire dei veri campioni».
Dall’altro lato, la sorella Cinzia Ghisellini ha svelato come «il segreto dei nostri risultati è riposto in un senso profondo della famiglia che ha pervaso anche molti collaboratori e docenti. Creando un percorso condiviso ed emozionante che ha uno stile imprenditoriale ma si nutre di un senso di appartenenza incredibile».
Da Marco Linari, autore del volume edito da Macchione, un «grazie per l’opportunità di aver potuto raccontare una storia che non è semplicemente aziendale. Ma ha i contorni emozionali di un vero romanzo».
Particolarmente toccante, la sfilata delle studentesse con gli abiti originali creati da Olga Fiorini, fra cui il vestito da sposa con cui lei stessa salì all’altare con Enrico nel 1961. E proprio nella serata a teatro è stata svelata la scelta di istituire, già da quest’anno, una serie di borse di studio destinate ai ragazzi meritevoli. Ovviamente nel nome e nel ricordo della sarta d’Italia.