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    Obesità: un convegno a Busto Arsizio
    Obesità: un convegno a Busto Arsizio

    Obesità: un convegno a Busto Arsizio

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    By Redazione Varese Press on 4 Agosto 2025 Busto Arsizio
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    Obesità: un convegno a Busto Arsizio per percorsi di cura integrati

    Busto Arsizio (VA), 2 agosto 2025 – L’obesità, una condizione che va oltre la semplice dimensione fisica, sarà al centro di un importante convegno intitolato “Oltre la forma. Il senso profondo del peso: percorsi integrati di cura dell’obesità”. L’evento, promosso dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Integrata e di Comunità (SPIC) di Busto Arsizio, si terrà il 15 novembre 2025 presso la Sala Tramogge in via Molino 2.

    Sarà una giornata dedicata alla formazione, al dialogo e al confronto multidisciplinare, coinvolgendo voci autorevoli del panorama medico e psicologico. L’obesità in Italia è un tema di crescente rilevanza.

    L’iniziativa della SPIC mira a superare le semplificazioni spesso legate al tema del corpo e ad aprire nuovi spazi di pensiero sull’identità corporea, lo stigma, la sofferenza e i possibili percorsi di cura. L’obesità verrà affrontata non solo come condizione medica, ma anche come fenomeno psicologico, culturale e sociale, riconoscendone la complessità intrinseca. La cura dell’obesità richiede un approccio olistico.

    Il convegno si propone di essere un punto di riferimento per psicologi, medici, psicoterapeuti, educatori e operatori sanitari, offrendo una visione integrata e rispettosa della complessità del fenomeno. La partecipazione all’evento darà diritto a crediti ECM, e sarà incluso un light lunch per i partecipanti. Il convegno a Busto Arsizio offre un’occasione unica di approfondimento.

    Un approccio multidisciplinare per l’obesità: voci autorevoli a confronto
    Il convegno “Oltre la forma. Il senso profondo del peso” si distinguerà per la qualità e la varietà degli interventi, riunendo alcune delle voci più autorevoli nel campo della psicologia, della medicina e della psicoterapia. L’apertura dei lavori sarà affidata alla direzione SPIC e ai saluti istituzionali della professoressa Valentina Di Mattei, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL), sottolineando l’importanza dell’evento a livello regionale. La psicologia e obesità saranno al centro del dibattito.

    Tra gli interventi di spicco, si segnala la presenza del professor Vittorio Lingiardi, con la sua relazione dal titolo “Raccontare il corpo, umano”. Lingiardi proporrà un’esplorazione poetica e scientifica del corpo, analizzandolo tra assenza e ipervisibilità, tra la sua dimensione biologica e quella identitaria. Un contributo che promette di aprire prospettive originali sul tema. Il corpo e la psiche sono aspetti inscindibili.

    Michele Angelo Rugo affronterà “La componente psichica dell’obesità”, offrendo un’analisi profonda della funzione del sintomo iperfagico e del ruolo cruciale che la psicoterapia può svolgere nel percorso di cura. Un focus essenziale sulla dimensione interiore del disturbo. La psicoterapia per l’obesità è un supporto fondamentale.

    Diego Frigoli esplorerà “L’archetipo e la fame”, analizzando l’obesità attraverso la lente dell’ecobiopsicologia, in un dialogo tra corpo e anima, scienza e simbolo. Un approccio che mira a cogliere le radici più profonde del “peso”. L’ecobiopsicologia e obesità offrono nuove prospettive di comprensione.

    Monica Gatti si concentrerà su “Obesità in età evolutiva e aspetti familiari”, spostando la visione individuale a quella sistemica. Il suo intervento indagherà il peso dei legami familiari nella genesi e nel trattamento dell’obesità nei più giovani, un tema delicato e di grande rilevanza sociale. L’obesità infantile è una preoccupazione crescente.

    Edoardo Mocini affronterà un aspetto cruciale e spesso sottovalutato: “Lo stigma legato al corpo grasso”. La sua riflessione verterà su come il pregiudizio verso il corpo obeso incida sulla cura, proponendo riflessioni per un approccio empatico e non stigmatizzante. Lo stigma dell’obesità è un ostacolo alla cura.

    Infine, Pietro Ramella approfondirà “La valutazione psicologica del paziente in chirurgia bariatrica”, mentre Lilia Bertolani illustrerà “L’approccio multidisciplinare nella chirurgia bariatrica metabolica”. Questi interventi forniranno strumenti e strategie per un’équipe integrata, fondamentale per personalizzare il percorso di cura e sostenere il cambiamento nel tempo dei pazienti che intraprendono questo percorso. La chirurgia bariatrica richiede un supporto psicologico integrato.

    La ricchezza e la varietà dei relatori e degli argomenti trattati rendono questo convegno un’occasione unica per acquisire conoscenze e competenze aggiornate sull’obesità, in un’ottica di cura olistica e rispettosa della persona.

    La Scuola SPIC: eccellenza nella psicoterapia integrata e di comunità
    Il convegno “Oltre la forma. Il senso profondo del peso” è promosso dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Integrata e di Comunità (SPIC) di Busto Arsizio, un’istituzione riconosciuta e stimata nel panorama della formazione psicoterapeutica italiana. La SPIC è un’eccellenza che prepara e abilita all’esercizio della professione secondo un modello basato sull’integrazione di diversi contributi teorici. La Scuola SPIC è un punto di riferimento nella formazione.

    La scuola, che ha una durata quadriennale, è stata riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con DD 15.07.2008, abilitando all’esercizio dell’attività psicoterapeutica ai sensi dell’articolo 3 della legge 18 Febbraio 1989 n. 56. Il diploma rilasciato dalla SPIC è equipollente al diploma di specializzazione Universitaria, garantendo un elevato standard formativo e un riconoscimento ufficiale nel mondo professionale. La formazione in psicoterapia è un percorso di alta qualità.

    La SPIC si inserisce nel panorama dell’offerta di ACOF Olga Fiorini Cooperativa Sociale Onlus, l’ente gestore della Scuola di Specializzazione. ACOF è un’organizzazione che vanta una lunga esperienza nel fornire servizi d’istruzione e formazione e servizi socio-educativi a favore dell’infanzia, dei minori, degli adulti, delle famiglie e delle organizzazioni. Questa sinergia tra la scuola e un ente con una forte vocazione sociale e comunitaria è un valore aggiunto per la formazione dei futuri psicoterapeuti. ACOF Olga Fiorini promuove la formazione e il sociale.

    Sensibile alla richiesta di psicologi desiderosi di acquisire adeguate competenze per intervenire efficacemente con persone in stato di disagio psichico, ACOF ha istituito la SPIC – Scuola di Psicoterapia Integrata e di Comunità, autorizzata nel 2008 dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università. L’esperienza di ACOF ha dimostrato che nel campo degli interventi psicologici è richiesto un sapere integrato, adeguato ai rapidi cambiamenti dell’organizzazione, alla sua complessità e alle caratteristiche soggettive di chi vi lavora. L’approccio integrato in psicoterapia è un modello efficace.

    L’attenzione alla buona pratica in psicoterapia ha colto così la necessità di allargare l’intervento dello psicoterapeuta, oltre alla libera professione in studio privato, ai contesti dei Servizi Pubblici, delle Comunità Psichiatriche, degli Ospedali, delle Residenze Sanitarie Assistenziali, dei Servizi per le Dipendenze. Questo approccio testimonia la volontà di formare professionisti capaci di operare in diversi contesti, rispondendo alle esigenze complesse della società. La psicoterapia di comunità è un pilastro fondamentale.

    La società scientifica di riferimento della SPIC è la SEPI – Society for the Exploration of Psychotherapy Integration (https://www.sepiweb.org/), un’organizzazione internazionale e interdisciplinare che promuove l’esplorazione e lo sviluppo di approcci alla psicoterapia che si integrano attraverso orientamenti teorici, pratiche cliniche e diversi metodi di indagine. Questa affiliazione internazionale conferma l’approccio all’avanguardia della scuola.

    La direzione della scuola è affidata a Maria Rosa Madera, direttrice scientifica e psicologa psicoterapeuta, e Chiara Massazza, direttrice didattica e psicologa psicoterapeuta. Il comitato scientifico include anche Gabriella Gilli, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Vincenzo Marino, medico chirurgo specializzato in Psicologia e Psicoterapia. Un team di eccellenza che garantisce la qualità scientifica e didattica della SPIC.

    Obesità: un fenomeno complesso che richiede uno sguardo “oltre la forma”
    Il titolo del convegno, “Oltre la forma. Il senso profondo del peso”, non è casuale: esso racchiude la filosofia che anima l’iniziativa della SPIC. L’obesità, infatti, è un fenomeno che va ben oltre la semplice questione del peso corporeo e dell’aspetto fisico. È una condizione che interseca profondamente la psiche, la cultura e la società, richiedendo un approccio di cura che sappia cogliere tutte queste dimensioni. L’obesità e salute mentale sono strettamente connesse.

    Spesso, il dibattito pubblico e persino quello scientifico tendono a semplificare il tema del corpo e del peso, riducendolo a una questione di estetica o di pura biologia. Questo convegno intende superare tali semplificazioni, aprendo spazi di pensiero più ampi e profondi. Si rifletterà sull’identità corporea, ovvero su come l’individuo percepisce e vive il proprio corpo, un aspetto cruciale per il benessere psicologico e l’autostima. L’identità corporea è un concetto fondamentale nella cura.

    Un focus importante sarà dedicato allo stigma, ovvero al pregiudizio e alla discriminazione che le persone obese spesso subiscono nella società. Questo stigma non solo causa sofferenza psicologica, ma può anche ostacolare l’accesso a cure adeguate e impedire un approccio empatico da parte degli operatori sanitari. La discussione su “Lo stigma legato al corpo grasso” è fondamentale per promuovere una cultura più inclusiva e rispettosa. Lo stigma dell’obesità influenza negativamente le cure.

    La sofferenza, sia fisica che psicologica, legata all’obesità sarà un altro tema centrale. Non si tratta solo di problematiche mediche, ma anche di disagio emotivo, isolamento sociale, depressione e ansia che possono accompagnare questa condizione. Riconoscere e affrontare questa sofferenza è il primo passo verso percorsi di cura efficaci e umani. La sofferenza psicologica legata all’obesità è un aspetto da non sottovalutare.

    Infine, il convegno esplorerà i “possibili percorsi di cura” in un’ottica integrata. Questo significa che la cura dell’obesità non può essere delegata a una singola disciplina, ma richiede la collaborazione di medici, psicologi, nutrizionisti, educatori e altri professionisti sanitari. Solo un approccio multidisciplinare e personalizzato può sostenere il cambiamento nel tempo e promuovere un benessere duraturo. I percorsi di cura per l’obesità devono essere personalizzati e integrati.

    “Oltre la forma” è, quindi, un invito a guardare al di là delle apparenze, a comprendere il “senso profondo del peso” che ogni individuo porta con sé, e a costruire risposte di cura che siano empatiche, scientificamente fondate e capaci di abbracciare la complessità della persona.

    Crediti ECM e accessibilità: un convegno per la formazione professionale
    Il convegno “Oltre la forma. Il senso profondo del peso” non è solo un’occasione di confronto scientifico e culturale, ma anche un’importante opportunità di aggiornamento professionale per gli operatori sanitari. La partecipazione all’evento, infatti, darà diritto a crediti ECM (Educazione Continua in Medicina), un requisito fondamentale per psicologi, medici, psicoterapeuti, educatori e altri professionisti del settore. I crediti ECM sono un incentivo per l’aggiornamento professionale.

    La possibilità di acquisire crediti ECM rende il convegno particolarmente attrattivo per chi opera nel campo della salute, garantendo che le ore dedicate alla formazione siano riconosciute e valorizzate per l’aggiornamento professionale continuo. Questo aspetto sottolinea l’impegno della SPIC nel fornire un’offerta formativa di alta qualità, in linea con le esigenze dei professionisti del settore. La formazione sull’obesità è essenziale per i professionisti della salute.

    L’evento è stato concepito per essere accessibile a un pubblico vasto e multidisciplinare, interessato a una visione integrata e rispettosa della complessità del fenomeno dell’obesità. Questa apertura riflette la convinzione che la cura dell’obesità richieda un dialogo e una collaborazione tra diverse competenze e prospettive. La collaborazione multidisciplinare è la chiave per affrontare l’obesità.

    La scelta della Sala Tramogge in via Molino 2 a Busto Arsizio come location per il convegno offre un ambiente adeguato per ospitare una giornata di formazione e confronto. La sua posizione, probabilmente ben collegata, facilita la partecipazione dei professionisti provenienti da diverse aree.

    Un dettaglio non trascurabile è l’inclusione di un light lunch per i partecipanti. Questo servizio non solo rende la giornata più confortevole, ma favorisce anche momenti di networking informale e di scambio tra i relatori e il pubblico, contribuendo a creare un ambiente di dialogo e collaborazione. L’organizzazione del convegno mira anche a favorire lo scambio tra i partecipanti.

    Per maggiori informazioni e per le modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito della SPIC (www.spic-acof.it) o contattare i referenti dell’Area Didattica, Eventi e Comunicazione, Emanuele Tomasini  Davide Manico  e la Responsabile Comunicazione Acof, Samantha Santamaria . Questi contatti diretti facilitano la richiesta di chiarimenti e l’iscrizione, rendendo l’accesso all’informazione rapido ed efficiente.

    Il convegno del 15 novembre 2025 si preannuncia quindi come un appuntamento di grande rilevanza per la comunità professionale e scientifica, un’occasione per approfondire un tema complesso e per promuovere percorsi di cura sempre più efficaci e umani.

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