Licei quadriennali di Busto Arsizio: due giorni per scoprire il mondo carcerario
Gli studenti di The International Academy di Busto Arsizio hanno partecipato a un progetto di educazione civica dedicato al mondo carcerario.
Il progetto, che si è svolto in due giorni, ha avuto l’obiettivo di far conoscere agli studenti la realtà delle carceri italiane, sia da un punto di vista normativo che pratico.
La prima giornata è stata dedicata all’analisi della funzione delle pene detentive.
Gli studenti hanno avuto modo di dialogare con il dottor Ciro Cascone, docente di diritto di famiglia dell’Università Cattolica e per molti anni procuratore capo del tribunale dei minori di Milano.
Cascone ha sottolineato l’importanza della rieducazione dei detenuti, che deve essere accompagnata da un progetto che li prepari a un reinserimento nella società.
La seconda giornata è stata dedicata alla visita del carcere minorile Beccaria di Milano.
Gli studenti hanno potuto assistere allo spettacolo “Errare humanum est”, una riflessione sul disagio, la devianza minorile e la giustizia.
Dopo lo spettacolo, si è svolto un dibattito in cui gli studenti hanno potuto confrontarsi con i detenuti e con gli educatori del carcere.
Il progetto è stato un’occasione importante per gli studenti per conoscere una realtà spesso sconosciuta e per riflettere sul tema della giustizia e della rieducazione.
Alcuni commenti degli studenti
“È stata un’esperienza molto interessante e formativa. Ho imparato molto sulla realtà delle carceri italiane e sulla funzione delle pene detentive.
Penso che sia importante conoscere questa realtà per poterla comprendere meglio e per riflettere sul tema della giustizia.” (Alice, 17 anni)
“La visita al carcere Beccaria è stata un’esperienza molto forte. Ho avuto modo di vedere con i miei occhi la realtà dei detenuti minorili e di ascoltare le loro storie.
Ho capito che la rieducazione è un processo difficile, ma che è possibile.” (Marco, 16 anni)
“Il dibattito con i detenuti è stato molto emozionante. Ho potuto capire che sono persone come noi, che hanno commesso degli errori, ma che hanno voglia di cambiare.
Penso che sia importante dare loro la possibilità di redimersi.” (Sara, 18 anni).