Fine della carriera politica, dopo le polemiche sorte in seguito alla trasmissione di Crozza:
«Ha creato l’immagine con una app di intelligenza artificiale, di quelle che scrivi “montagna foto Hitler” e ti esce un’immagine che ti rovina la carriera – le parole di Crozza
Le parole di Attolini:
“Ritengo sia doveroso dare delle spiegazioni pubbliche dei giorni scorsi, non volevo dare le mie dimissioni in quanto le ritenevo un’ammissione di colpa, personale e politica e io non accettavo questa sconfitta;
senza nulla togliere al Sindaco, ho sentito alcuni esponenti Nazionali e Regionali mi hanno consigliato di dare le dimissioni per il bene del Partito e della coalizione.
Non le volevo dare perché avrei voluto rispondere davanti alla Legge Italiana, sulla quale giurai 23 anni fa durante il Servizio Militare, non ritenevo di dover rispondere davanti alle accuse del PD
men che meno al comico Crozza, contro il quale tra l’altro avevamo manifestato a Busto come Partito, come riportato dalla stampa tramite fuga di notizia ieri.
Non le volevo dare perché molti amici mi dicevano di non mollare, conoscendo la mia persona, la mia forza era anche quella;
non le volevo dare perché la mia foto era ancora su facebook perché non reputata offensiva, nonostante i criteri sempre più restrittivi, di che cosa stavamo parlando?
Sentiti alcuni avvocati, siccome non c’era reati penali tipo “propaganda” o “apologia” mi sembrava assurdo dare le dimissioni da amministratore pubblico (nominato principalmente per far quadrare i conti)
per una foto creata dall’intelligenza artificiale, che mi era stata girata, insieme ad altre, senza fini, ma puramente per curiosità.
Era un problema morale? Già, era un problema morale, un problema morale in un mondo al contrario come lo definisce il Generale Vannacci.
Un problema morale, in un mondo dove prostituzione, droghe, bestemmie, aborti, utero in affitto, sono praticamente sdoganati, io ero diventato un problema e consegnato alla gogna locale e Nazionale.
Io, caduto per mano dell’intelligenza artificiale, uno dei primi di questa potente ma pericolosa invenzione.
Temo, ma non ho elementi certi per fare valutazioni, che a causa dell’intelligenza artificiale cadranno alcuni lavoratori, la vera sfida futura è difendere i posti di lavoro.
Invito tutti a fare dei passi avanti, non indietro, guardando quella famigerata foto pensiamo al futuro,
non al passato, quel passato che non tornerà più, perché nazismo e fascismo, dai quali mi sono già dissociato pubblicamente, sono morti e sepolti.
Mi scuso con chiunque si sia offeso, cittadini Bustocchi e non solo, personale dell’amministrazione
comunale e clienti di Agesp, ma rivendico l’involontarietà di qualsiasi messaggio indiretto contenuto in quella foto.
Ringrazio e saluto affettuosamente tutti i colleghi di Agesp, e di A5, conosciuti personalmente, sono certo che faranno grandi cose insieme, su certe cose raramente mi sbaglio;
permettetemi un saluto particolarmente al nostro stimato Direttore Generale Gianfranco Carraro, anima pulsante di Agesp, è stato un vero piacere vederlo all’opera.
Ringrazio chi mi è stato vicino in questi giorni, politici locali e non, li ringrazio per i momenti di confronto
e di conforto, una crescita personale, che porterò nel cuore, non magra consolazione per un passionario come me.
Oggi ho rassegnato le dimissioni da soldato politico, quale sono.
Sulla vicenda che ha avuto risalto a livello nazionale, si era espresso l‘On. Pellicini:
Non posso che dissociare Fratelli d’Italia dall’immagine oggi pubblicata da Francesco Attolini su Facebook – si legge nella nota diffusa da Pellicini –
Per chi è impegnato in politica, non vi è spazio per atti di questo tipo, nemmeno se fatti per scherzo o superficialità.
Per questo motivo, dopo averlo sentito, ho revocato Attolini dal suo incarico di Commissario di Fdi a Samarate.
Mi spiace davvero perché Francesco stava lavorando bene e con grande impegno sul territorio. A breve avrebbe portato il partito locale a congresso.
In questi casi, però, Fratelli d’Italia è inflessibile e chi sbaglia va immediatamente fermato
Sarà poi Attolini a spiegare le motivazioni di questa sua pubblicazione anche nelle competenti sedi del nostro partito.