Direttiva Case green: la Lega e il governo italiano salvano le case degli italiani
Bruxelles, 8 dicembre 2023 – La direttiva Case green, che avrebbe imposto ai proprietari di immobili una salatissima eco-patrimoniale europea, è stata ridimensionata grazie all’impegno della Lega e del governo italiano.
L’ultimo trilogo, che si è concluso pochi minuti fa, ha cancellato gli obblighi più divisivi e ha rivisto e posposto alcune scadenze.
In particolare, l’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici esclude totalmente il residenziale e si concentra solo sugli edifici pubblici e non-residenziali di grandi dimensioni e con ampie eccezioni.
L’obbligo di abbandonare i combustibili fossili nei boiler è stato spostato dal 2035 al 2040.
È stata mantenuta la possibilità per gli Stati Membri di fornire incentivi per i sistemi di riscaldamento ibridi,
l’adesione allo schema di incentivi finanziari per i mutui “green” è stato reso opzionale e volontario per gli Stati Membri
e gli obiettivi intermedi di riduzione dei consumi per il parco edilizio è stato fissato al 15% al 2030 e al 20-22% al 2035.
“È una vittoria del buon senso e del realismo sull’ideologia”, ha commentato Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega e relatrice ombra della direttiva.
“La maggioranza che governa all’Eurocamera è sempre più debole, la marcia indietro su questa direttiva bandiera del Green Deal lo sta a dimostrare”.
“La casa degli italiani è salva”, ha concluso Tovaglieri. “Un successo su tutta la linea che accogliamo con grande soddisfazione”.
bbiamo vinto una battaglia di buonsenso in cui mi sono esposto personalmente – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza – organizzando una petizione da sottoporre al Parlamento Europeo che è stata un successo, con la raccolta di migliaia di firme contro quello che era visibilmente un madornale errore. Bene quella che è una evidente retromarcia unanime dell’UE.
Il testo della direttiva, che tanto il centrodestra e la Lega si sono impegnati per far modificare, è il frutto di un compromesso che fornisce ora linee guida più generali e con modifiche significative – spiega Panza -: di fatto si è stabilito di lasciare il compito di decidere quali edifici ristrutturare e con quali tempi agli Stati membri, è stato eliminato l’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici residenziali, requisito che ora si applicherà solo agli edifici pubblici e non residenziali di grandi dimensioni, con ampie eccezioni. Inoltre, l’obbligo di abbandonare i combustibili fossili nelle caldaie è stato posticipato dal 2035 al 2040.
Una sconfitta evidente per la linea estremista green dell’UE, bene la correzione con obiettivi più pragmatici e l’approccio realistico: è questa l’Europa che vogliamo – conclude Panza.
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