Busto Arsizio. Il primario dell’urologia di Busto Arsizio, professor Carlo Buizza, a fine anno andrà in pensione.
Il primario dell’urologia di Busto Arsizio ha rassegnato le dimissioni per pensionamento e così il professor Carlo Buizza con la fine dell’anno non sarà più in forza all’Ospedale di Busto Arsizio ed alla ASST VALLE OLONA.
Un esperienza pluridecennale per lo stesso primario del reparto di urologia.
Ha iniziato a lavorare nel nosocomio bustocco nella prima metà degli anni Ottanta.
Nel 2008 è diventato Direttore della Struttura Complessa di Urologia degli Ospedali di Busto Arsizio, Saronno e Tradate.
Ricopre lo stesso incarico dal 2016 con gli Ospedali della ASST VALLE OLONA che comprende i nosocomi di Gallarate, Busto Arsizio, Saronno.
Un curriculum con molte esperienze negli Stati Uniti, in Germania e in Australia.
Ora la procedura da parte di ASST VALLE OLONA, nel confermare il pensionamento dello stesso primario, sarà la predisposizione nei tempi richiesti del concorso per provvedere alla sostituzione.
Esperienze personali..
“Mio papà si è trovato molto bene nel 2004 quando è stato operato per calcoli renali. Recentemente, agosto 2024 è stato salvato in tempo dall’equipe del professor Buizza, avendo una infezione nelle vie urinarie.
Dopo alcuni giorni di ricovero è stato operato, togliendo il calcolo che era nell’uretra e dopo una convalescenza di circa cinque giorni è stato dimesso.
Ora grazie al provvido intervento dello stesso Professore, sta decisamente bene.”
Oltre 600 interventi all’anno nel reparto di urologia di Busto Arsizio.
Il “Premio D’Armiento”, riferito al miglior contributo scientifico del 2020 in ambito endourologico, è andato all’Urologia di Busto Arsizio, ed è stato ritirato dal Dottor Giorgio Bozzini, coordinatore del progetto.
Il lavoro ha vinto su un totale di 350 pubblicazioni di ambito endourologico.
“Lo studio dal titolo “Ureterorenoscopi monouso e riutilizzabili: confronto multicentrico prospettico randomizzato” affronta ed analizza i pro e i contro del trattamento minivasivo della calcolosi renale e ureterale, focalizzandosi sulle variabili che possono aumentare o limitare le possibili infezioni postoperatorie, argomento emergente e di grande importanza in questo periodo – afferma il Professor Buizza. L’Urologia di Busto fin dagli anni ‘80 è stata pionieristica nel portare e diffondere in Italia le tecniche minivasive per il trattamento della calcolosi urinaria, in particolare l’approccio percutaneo e ureteroscopico. Negli anni la tecnologia ha affinato gli strumenti, sempre più flessibili e sottili fino a giungere alla costruzione di strumenti monouso, il cui vantaggio principale sta nella riduzione delle infezioni e nell’assenza di manutenzione e sterilizzazione. L’Urologia di Busto esegue più di 600 interventi all’anno di questo tipo. Questo riconoscimento premia l’impegno costante della Struttura complessa di Urologia dell’ASST Valle Olona a perseguire l’avanzamento tecnologico con rigore scientifico, migliore garanzia di standard di cura elevati”.
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