Angera: don Valentino Venezia e la gioia della Reliquia del Beato Carlo Acutis.

Angera: il messaggio di don Valentino Venezia
Sono passati ormai tre giorni dal termine delle intense giornate vissute dalla Comunità Pastorale San Carlo di Angera, che ha avuto la gioia e la grazia di ospitare la Reliquia del Beato Carlo Acutis.
Il vicario parrocchiale, don Valentino Venezia ha voluto condividere alcuni pensieri, dove esprime riconoscenza e gioia per le intense giornate di preghiera vissute.
Tanta partecipazione, in ginocchio davanti alla Croce, la Chiesa anche in orario “strani” era sempre frequentata non solo da giovani ma anche da persone che arrivano da comunità lontane.
Una ricca esperienza, veramente!
Di seguito il messaggio di don Valentino Venezia.
“Nei nostri tre oratori abbiamo voluto iniziare la Quaresima mettendoci ancora una volta in ginocchio, in adorazione, davanti alla Croce di Gesù, accompagnati quest’ anno dalla testimonianza di santità di Carlo Acutis.
Per comprendere chi sia veramente Dio, occorre inginocchiarsi davanti alla Croce, davanti al mistero di Colui che morendo ci ha donato la Vita.
Questo ha fatto Carlo nella sua breve vita terrena, lasciandoci parole e gesti che ci spronano nell’oggi a essere cristiani, innamorati di Cristo e della Sua Chiesa.
Sono rimasto colpito da come i nostri ragazzi hanno vissuto questa settimana. Conoscevano Carlo, più volte ne ho parlato loro con gli educatori e le catechiste, ma avere la grazia di pregare davanti alla sua Reliquia ha aperto nuove domande, nuovi interrogativi e nuove occasioni per affidarsi al Signore tramite lui.
Spesso mi è capitato di entrare in Chiesa anche in orari “strani” e sempre ho trovato tanta gente in preghiera. Fedeli delle nostre comunità, del nostro decanato ma anche gente da territori lontani. Sono giunti ad Angera perché conoscevano Carlo, ne hanno sentito parlare, hanno letto qualche biografia, hanno ascoltato su internet qualche testimonianza oppure incuriositi da questa figura così giovane eppure straordinariamente granitica e attraente.
Quanta gente! Quante preghiere!
Tutto questo mi ha colpito, interrogato, affascinato!
Nel mondo di oggi, in cui la religione, a molti, pare essere superata, in cui il proprio io egoistico ormai domina dappertutto, c’è ancora sete di infinito, sete e desiderio di Dio.
Questi giorni mi hanno confermato che la santità attira e attrae anche folle lontane.
Credo che noi cristiani dobbiamo prenderne spunto. Curiamo la santità della nostra vita, non solo le parole.
Se siamo santi veramente, se abbiamo Cristo dentro, possiamo portarlo agli altri, suscitare domande nei cuori lacerati che incontriamo, aprire cammini di conversione.
Credo che questo evento della reliquia in mezzo a noi, sia stato per tutti un’ esperienza da custodire certamente nel cuore e nella mente ma soprattutto uno stimolo forte a vivere la fede oggi con tenacia, originalità e incisività.”
Don Valentino Venezia