Nuovi appuntamenti tra teatro e musica presso la sala teatrale di via Ticino 10 a Castellanza a cura dell’Associazione Teatro della Corte APS.
Gli eventi, a ingresso gratuito, sono riservati ai soci dell’Associazione Teatro della Corte APS, ma associarsi è facile. Basta farne richiesta preventivamente (334.91.31.397 o michela.cromi@gmail.com), compilare il modulo e versare gli 8 euro della tessera annuale, valida fino al 31 agosto 2023.
Cosa bolle in pentola?
Sabato 25 febbraio alle 21.30 e domenica 26 febbraio alle 16.30: GURFA, l’acqua che si può contenere in una mano. Brani originali per voce solista, chitarra acustica e coro femminile. Sul palco Marilena Anzini, insieme alle Ciwicè.
Sabato 18 marzo alle 21.30 e domenica 19 marzo alle 16.30
sarà la volta del Barbapedana Francesco Marelli insieme a Jacopo Marelli.
E sabato 15 aprile alle 21.30 il Gruppo Teatrale dell’Associazione replicherà una divertente commedia di G. della Misericordia: Ti presento papà per raccogliere fondi per l’Associazione Refugees Welcome, gruppo territoriale di Varese, che promuove l’inclusione sociale di rifugiati e migranti attraverso una serie di attività.
Il primo evento con GURFA
L’ultimo week end di febbraio Marilena e le Ciwicè presentano brani originali – in italiano e in inglese- tratti dai CD Oroverde (2020) e Gurfa che, appena uscito, sta riscontrando grande interesse da parte della stampa e della critica specializzata. La formazione, oltre a Marilena Anzini, autrice dei brani, chitarrista e voce solista, è composta da dieci voci femminili e una chitarra acustica.
La sonorità proposta è essenziale e fortemente caratterizzata da importanti arrangiamenti vocali particolari e suggestivi, che sottolineano efficacemente la delicatezza e la profondità dei testi. In bilico tra la musica d’autore, il canto corale e la sperimentazione vocale, i brani scorrono attraversando atmosfere suggestive e spesso sorprendenti, con ispirazioni al mondo musicale di Bobby McFerrin.
Durante i concerti c’è anche spazio per improvvisazioni vocali e circle songs nelle quali viene spesso coinvolto anche il pubblico presente.
Un appuntamento speciale da non perdere!
RECENSIONI DI GURFA
“Le sue canzoni aprono squarci su una ricerca musicale/vocale davvero ardita che si spinge a livelli perlomeno inusuali; il suo canto è pregno di spiritualità che invita ad andare oltre al suono e al canto per trovare le risposte alle domande esistenziali e metafisiche che, mi auguro, alberghino ancora dentro i nostri cuori. Si trova nei brani, sempre accompagnati dalla sua chitarra e da lievi percussioni di stampo orientale, una sonorità spaziale che viene ampliata dalle voci angeliche del coro Ciwicè che non è un semplice accompagnamento, ma funge da eco al canto di Marilena”
(Andrea Trevaini-Buscadero. Disco consigliato sul numero di Gennaio)
“Il secondo album della cantautrice è delicato ed essenziale come il tocco che ci consente di contenere il liquido della vita, fra trame sottili di chitarra acustica, gli eterei arrangiamenti vocali dell’ensemble Ciwicè, accenni di gospel, blues, jazz e un chiaro rimando alle Circlesongs della Voicestra di Bobby McFerrin”
(Claudia Bonadonna-Rumore)
“Otto brani intrisi di raffinatezza, eleganza e bellezza…”
(Sisco Montalto)
“Tinte leggere, morbidissime, contemplative e fortissime di una sensazione spirituale che è veicolata a pieno dentro le trame vocali… un viaggio dentro piani paralleli per accostare chiavi di lettura personali ad un disco che, musicalmente parlando, affida alle piccole cose il vero tessuto narrativo. Preziosi e artigiani i dettagli di questo lavoro…”
(Silvio Terenzi-www.meiweb.it)
“Marilena e il suo nuovo album Gurfa sono un dono invernale, una sorpresa di cui sentivamo sicuramente la necessità (inconsciamente, per di più). Un mix di poesia, tecnica vocale eccellente, arte, emozioni, visioni sonore… È quasi impossibile identificare una traccia preferita perché ogni traccia ha il suo perché, ciò che ci sentiamo di dirvi è che Gurfa è poesia ed andrebbe gustata con tranquillità, mente serena e sgombra dai pensieri”
(Lorenzo D’Antoni-www.musicletter.it)
“…contorni antichi, delicatissimi dentro cui la voce è assoluta protagonista con le sue volute corali affidate alle coriste dell’ensemble Ciwicè, con la forma canzone che cerca spazio e carattere anche dentro le delicatissime linee del folk, ma anche con inattese e coraggiose volute gregoriane che la voce richiama.”
(Paolo Tocco-Raro Più)
“Il secondo album della cantautrice lombarda conferma la bontà di un percorso originale, personale, praticamente unico, in cui la canzone d’autore incontra la sperimentazione vocale. L’uso della voce che mischia di volta in volta elementi gospel, blues, jazz, Laurie Anderson, Joni Mitchell, Ani Di Franco, le incredibili suggestioni care a Les Mistere des Voix Bulgares. Gli otto brani (metà in inglese, l’altra in italiano) sono carichi di suggestioni, fascino, delicatezza. Album di grande valore.”
(Antonio Bacciocchi-www.radiocoop.it)