Casorate Sempione, lo sfogo del sindaco Cassani su Facebook

Per 3 mesi, h24, ho dovuto telefonare alle persone, dare indicazioni su cosa fare, cercare un aiuto medico a chi stava male ed era abbandonato a se stesso.

Casorate Sempione, lo sfogo del sindaco Cassani su Facebook

Il sindaco si sfoga, ma d'altra parte quando si e' un personaggio pubblico una buona dose di pazienza ci vuole, a meno che si faccia a meno dei social: e' una scelta.

La finezza non si può imporre, purtroppo.

C' e' modo e modo di parlare, chattare e anche giudicare.

Gli italiani sono bravissimi a giudicare gli alìtril, poi chiedi di impegnarsi e fuggono, quasi tutti.

I pochi che restano devono fare per tutti gli altri, e guai se sbagli una virgola nel mare magnum dei social...

Coraggio sindaco.

Seguono le sue parole:

In questi 5 anni sono stato attaccato in tutti i modi, offeso, vilipeso, calunniato, denunciato, indagato.
Tutte le volte mi ha colto una grande amarezza ma l'acredine politica porta a questi eccessi, lo so ed ho imparato ad accettarlo.
Oggi però sono stato attaccato usando, come pretesto, il COVID, accusato di essere un esempio negativo.....
Ma voi cosa ne sapete? Cosa sapete di come ho vissuto uno dei periodi più difficili della mia vita? Io, appartenente ad una "categoria a rischio" perché affetto da problemi cardiaci e respiratori, avrei dovuto restare a casa, lontano dai rischi e invece....
Invece sono stato presente tutti i giorni in comune, ho coordinato la rete degli aiuti, monitorato i contagi, seguito le persone in quarantena, cercato e procurato i DPI quando erano introvabili.
Per 3 mesi, h24, ho dovuto telefonare alle persone, dare indicazioni su cosa fare, cercare un aiuto medico a chi stava male ed era abbandonato a se stesso.
Avete mai ricevuto la telefonata di un medico che ti chiede se puoi rintracciare qualche parente di una persona che sta morendo da sola in reparto?
Si, io l'ho fatto, questo e molto altro, per 3 mesi sono andato a dormire con il pensiero del COVID e mi sono svegliato con il pensiero del COVID, in ansia per qualche mio concittadino ricoverato, con il timore di potermi ammalare e la consapevolezza di non poter restare al sicuro.
No, non ho mai voluto essere un esempio, ho solo cercato di fare il mio dovere, con tutte le mie fragilità, i miei limiti, le mie paure.
Ho commesso tanti errori perché sono un essere umano, ma ho sempre dato tutto me stesso, a volte gettando il cuore oltre l'ostacolo.
Potete continuare ad insultarmi, calunniarmi, offendermi, fatelo se credete, ma non permettevi di utilizzare la tragedia che ha colpito tante donne e uomini, che ha messo in ginocchio un intero paese, perché la sofferenza di tutte queste persone non può essere ignorata, banalizzata o peggio, utilizzata per un mero fine politico!