Busto Arsizio, sequestro di sostanze stupefacenti

L’azione del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio finalizzata ad arginare la diffusione della droga - e in particolare nei dintorni dei boschi del circondario - pur privilegiando il contrasto diretto a chi ne gestisce l’offerta si dirige anche contro la domanda, ovvero nei confronti dei clienti dei pusher, allo scopo di render meno “appetibile” il “mercato” locale.

Busto Arsizio, sequestro di sostanze stupefacenti

Così, anche nei giorni scorsi, pattuglie del Commissariato hanno effettuato posti di controllo e servizi di osservazione lungo le vie ai confini tra Busto Arsizio, Marnate e Castellanza con l’intento di individuare i potenziali clienti, controllarli, procedere nei loro confronti e acquisire indizi per identificare e fermare gli spacciatori che operano nella fitta vegetazione.

A cadere nella rete sono stati:

  • un uomo di 26 anni residente nel monzese, fermato alla guida della sua autovettura con una dose di cocaina. Per lui denuncia alla Prefettura e ritiro immediato della patente di guida.
  • Un uomo di 43 anni residente nella provincia del Verbano C.O., sorpreso alla guida dell’auto con una dose di droga sintetica, il mefedrone. Anche per lui denuncia alla Prefettura e ritiro della patente.
  • Un uomo di 40 anni residente nel Legnanese, sorpreso al volante con 2 grammi di cocaina che, come i precedenti, si è visto segnalare alla Prefettura e ritirare la patente.
  • Una donna di 38 anni residente nel circondario, segnalata alla Prefettura per il possesso di una dose di cocaina.
  • Una donna di 24 anni residente nel gallaratese, sorpresa con una dose di eroina e segnalata alla Prefettura.
  • Tre ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 16 anni e tutti residenti nel novarese, fermati proprio mentre uscivano a piedi dal bosco. I tre, nonostante la giovanissima età, sono stati trovati in possesso di circa 70 grammi di hashish, quantità che, non essendo compatibile con un uso esclusivamente personale ma piuttosto con la destinazione all’ulteriore vendita, ne ha comportato la denuncia alla Procura della Repubblica dei Minorenni per il reato di detenzione ai fini dello spaccio.