Busto Arsizio, iniziative sui Disturbi del Comportamento Alimentare

Oggi la presentazione dell’iniziativa, promossa dall’Associazione “ilfilolilla” con la collaborazione del Lions Club Busto Arsizio Host, alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli e dell’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini.

Busto Arsizio, iniziative sui Disturbi del Comportamento Alimentare

Nei prossimi giorni, la Basilica di San Giovanni Battista, il Palazzo Comunale in Via Fratelli d’Italia, la nuova rotonda nei pressi del Tribunale, la sede AGESP Energia e la fontana di Piazza Garibaldi si tingeranno di lilla in occasione della X Giornata del Fiocchetto Lilla, che si celebra il 15 marzo, per sensibilizzare la cittadinanza sui Disturbi del Comportamento Alimentare.

In Italia ne soffrono più di tre milioni e mezzo di persone, con 8.500 nuovi casi all'anno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato tali malattie la seconda causa di morte per gli adolescenti dopo gli incidenti stradali.

“Queste associazioni meritano il nostro ringraziamento e il nostro sostegno – ha osservato il sindaco Antonelli -. Come ha detto  l'assessore Attolini, per sopperire alla carenze economiche degli enti pubblici,  il terzo settore e associazioni come i Lions e ilfilolilla rappresentano un supporto fondamentale per la cittadinanza. Il nostro impegno è quello di farle conoscere perché possano attrarre sia volontari che risorse economiche a sostegno delle loro attività. 
Un impegno doveroso perché i disturbi del comportamento alimentare colpiscono tutta la società e quindi tutti noi”.

In ambito internazionale, il “Fiocchetto Lilla” rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare, con la consapevolezza che queste patologie si possono oggi curare. Esso vuole essere simbolo di aggregazione per chi ha vissuto nell’isolamento della malattia; simbolo di rispetto verso chi soffre; simbolo di speranza per chi per troppo tempo è rimasto costretto in silenzio dalla sofferenza; simbolo di ricordo per non dimenticare chi non ce l’ha fatta.