Busto Arsizio: il papà non è un orco

L’ex guardia giurata accusata di molestie sessuali dalla figlia che ai tempi dei fatti aveva sei anni è stato assolto

Busto Arsizio: il papà non è un orco
immagine di repertorio
Busto Arsizio: il papà non è un orco

L’ex guardia giurata accusata di molestie sessuali dalla figlia, che ai tempi dei fatti aveva sei anni, è stato assolto

Il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra alla fine della sua requisitoria ha chiesto l’assoluzione per l’ex guardia giurata Davide Toscani, che era stato accusato dalla figlia che all’epoca dei fatti aveva sei anni, di abusi e molestie.

La corte presieduta dal giudice Nicoletta Guerrero ha accolto la richiesta.

La vicenda avrebbe avuto inizio nel 2010 quando la ragazza aveva sei anni e secondo il suo racconto il padre avrebbe mantenuto con lei atteggiamenti morbosi.

Secondo il racconto della ragazza che nel 2017, dopo la separazione dei genitori, avrebbe deciso di liberarsi del suo segreto, il padre avrebbe tentato con lei approcci sessuali e lei avrebbe fatto di tutto per evitare di restare sola con lui.

La scelta del momento per rivelare il suo segreto, subito dopo la burrascosa separazione dei genitori, e la sua narrativa troppo didascalica, al punto da sembrare artificiosa, ha indotto il Tribunale a ritenere inattendibili le sue rivelazioni.

Era stata la madre a rivolgersi ai carabinieri e di conseguenza indurre la Procura ad aprire un fascicolo, ma nel corso dell’istruttoria non erano emersi elementi concreti per confermare i suoi racconti, inoltre la ragazza era molto incline a prenderle parti della madre e del suo nuovo compagno.

Un’altra vicenda più o meno simile ha invece visto rinviare a giudizio a Varese una cinquantenne accusata di abusi sessuali dal figlio. 

Anche in questo caso l’ambito è quello del contrasto tra genitori separati con il figlio che si racconta al padre il quale procede alla denuncia.

Quattro anni fa il padre separato dalla donna che nel frattempo conviveva con un altro uomo, insospettito da alcuni atteggiamenti del ragazzo lo fece seguire da una psicologa alla quale ha confidato quello che succedeva quando trascorreva le notti con la mamma.

Il questo caso il ragazzo ha raccontato che la madre, quando dormiva da lei, avrebbe abusato di lui toccandolo e facendosi toccare nelle parti intime e costringendolo a presenziare, nello stesso letto in cui dormivano, ai rapporti sessuali tra lei e altri uomini.

La denuncia ha portato al rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata della cinquantenne residente nel tradatese che affronterà il dibattimento nel prossimo mese di marzo.