Busto, Antonelli contro i negazionisti

il sindaco prende posizione

Busto, Antonelli contro i negazionisti

A Busto il sindaco Antonelli prende posizione decisa e ferma contro i negazionisti del coronavirus:

"Questo è lo sfogo del dg dell’ASST Valle Olona Eugenio Porfido, una persona sempre disponibile e che non si sottrae mai alle responsabilità!!!
IO STO CON LUI!!!
BASTA ostacolare il lavoro di chi combatte giorno e notte contro questo maledetto virus.
BASTA prediche di consiglieri e onorevoli del #PD che non fanno nulla se non chiedere quotidianamente dati per poi strumentalizzarli a fini elettorali...questa non è collaborazione!!!
Cosi facendo, stanno solamente mettendo pressione a medici ed infermieri che per il virus, ma soprattutto per le inefficienze del Governo, si trovano ancora una volta a fare turni massacranti e a lottare giorno e notte per tutti noi...ma non se ne rendono neanche conto!
NONOSTANTE IL GOVERNO AVESSE TUTTI I DATI, infatti, in 8 mesi, anzi in 10 anni, non è riuscito a fare un bel niente per arrivare pronto a questa seconda ondata. Ha sperperato denaro pubblico per banchi a rotelle, trascurando i trasporti, le scuole e la crisi economica che sta colpendo migliaia di attività.
I DATI IN PROVINCIA DI VARESE LI HANNO GLI ORGANI COMPETENTI CHE SI SONO SEMPRE ASSUNTI LE PROPRIE RESPONSABILITA’
Per mesi noi Sindaci siamo stati in silenzio, prendendo insulti per far rispettare, con le poche forze dell’ordine disponibili, gli innumerevoli, confusionari e poco efficaci DPCM.
Oggi chiediamo di poter fare di più, di poter decidere se chiudere o meno e che cosa…ma chiediamo anche di avere l'esercito per facilitare il controllo, non per creare terrore.
Parlare di dati sui social per visibilità, e farlo in modo sbagliato, genera solo caos, facendo passare messaggi sbagliati e, al contempo, minando la credibilità degli organi istituzionali.
BASTA FARCI PERDERE TEMPO, SE NON L’AVETE ANCORA CAPITO, IN QUESTO PERIODO, ABBIAMO COSE PIÙ IMPORTANTI DA FARE!!
Nessuno o quasi può negare l'esistenza del virus, anche se gli interrogativi sulla sua nascita, sulla sua diffusione, sulla sua cura, sono diversi.
A cominciare dai dubbi degli "esperti" governativi e del dibattito con medici che medico a e altri b.