Uritaxi contro le proposte dell’Antitrust: una battaglia per la tutela del settore taxi
Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, ha espresso forti perplessità sulle recenti proposte dell’Antitrust riguardanti il settore dei taxi e degli NCC (Noleggio con conducente).
Secondo Giudici, queste proposte, lungi dal migliorare il servizio, rischiano di penalizzare un settore che funziona già bene e di favorire interessi particolari a discapito dei cittadini e degli operatori del settore.
Un’analisi critica delle proposte
Al centro delle critiche di Uritaxi c’è l’idea che non esista una carenza strutturale di servizi taxi e NCC. Giudici sostiene che le lunghe attese riscontrate in alcuni periodi siano dovute a una gestione inefficiente dei taxi, che spesso restano fermi ai posteggi. I dati raccolti da indagini demoscopiche mostrano infatti un alto grado di soddisfazione degli utenti rispetto al servizio taxi.
L’ampliamento del perimetro geografico di operatività dei vettori taxi e NCC, proposto dall’Antitrust, viene considerato da Uritaxi una minaccia per le comunità meno centrali, che beneficiano della presenza di taxi locali. Inoltre, la rimozione graduale delle barriere all’entrata nel settore sarebbe in contraddizione con la necessità di garantire la sicurezza dei passeggeri e di prevenire pratiche scorrette.
La difesa del registro elettronico Rent
Un altro punto cruciale della polemica riguarda il registro elettronico Rent, che contiene i dati di tutti gli operatori taxi e NCC. Giudici difende l’utilità di questo strumento, sottolineando come sia fondamentale per avere una mappatura completa del settore e per contrastare l’illegalità.
La necessità di tutelare la specificità dei due settori
Infine, Uritaxi sottolinea la necessità di mantenere una netta distinzione tra il servizio taxi e quello NCC. L’eliminazione del tempo minimo di attesa per gli NCC, come proposto dall’Antitrust, rischierebbe di confondere i due servizi e di favorire una concorrenza sleale a danno dei tassisti.
Le conclusioni
Le proposte dell’Antitrust, secondo Uritaxi, non tengono conto della realtà del settore e rischiano di avere conseguenze negative per i cittadini e gli operatori. È necessario, invece, valorizzare il lavoro dei tassisti e tutelare un settore che svolge un servizio essenziale per la mobilità urbana.
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