I Centri Culturali San Filippo Neri di Cassano Magnago e Tommaso Moro di Gallarate propongono l’incontro “Ti stavo aspettando”
Ti stavo aspettando
L’incontro “Ti stavo aspettando” proposto dai due Centri Culturali pone al centro il tema delle Cure Palliative in una accezione diversa da quella comunemente in voga, L’assistenza ai pazienti terminali viene intesa come tempo in cui la persona e i suoi familiari possono sperimentare speranza e vita anche laddove non c’è margine di guarigione. Perfino, quando la vita sta volgendo al termine.
L’incontro
All’incontro “Ti stavo aspettando” parteciperanno:
- Emmanuel Exitu, autore del libro “Di cosa è fatta la speranza” Ed. Bompiani, che racconta la storia di Cicely Saunders, l’infermiera (poi assistente sociale e medico) che inventò le cure palliative. Le sue procedure sono tutt’oggi considerate punto di riferimento per migliorare la qualità della vita dei malati terminali, ed
- Elena Polesana, infermiera di Cure Palliative domiciliari dell’Ospedale Sacco di Milano.
Nel dialogo con i due ospiti avremo la possibilità di ascoltare esperienze di vita piena, pur nel dramma della malattia. Al contempo possiamo scoprire l’origine di uno sguardo verso i malati così capace di generare vita.
Il romanzo di Exitu
La quarta di copertina del romanzo di Emmanuel Exitu recita: «La speranza è fatta di cose che hanno bisogno di qualcuno che le faccia accadere». Di questa speranza abbiamo, oggi più che mai, tutti bisogno.
L’incontro
I Centri Culturali San Filippo Neri di Cassano Magnago e Tommaso Moro di Gallarate propongono quindi l’incontro: “ Ti stavo aspettando”. Manuel Exitu autore del libro “Di cosa è fatta la speranza” ed Elena Polesana infermiera di cure palliative domiciliari dialogheranno sulle cure palliative.
L’incontro avverrà al Teatro San Carlo | via Leonardo da Vinci, 8 Cassano Magnago venerdì 11 ottobre alle ore 21. L’incontro sarà libero e l’ingresso gratuito.
Le cure palliative
Le cure palliative sono “l’insieme di interventi diagnostici, terapeutici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata che alla famiglia. Vengono avviate quando le terapie per la malattia di base non danno più risposte favorevoli per la guarigione del paziente”. (Legge n.38/1 Art. 2-Definizioni).
Le cure palliative, quindi, sono quell’insieme di cure, non solo farmacologiche, volte a migliorare il più possibile la qualità della vita sia del malato in fase terminale che della sua famiglia. La fase terminale è una condizione irreversibile in cui la malattia non risponde più alle terapie che hanno come scopo la guarigione. E’ caratterizzata da una progressiva perdita di autonomia della persona e dal manifestarsi di disturbi (sintomi) sia fisici, ad esempio il dolore, che psichici. In queste condizioni, il controllo del dolore e degli altri disturbi, dei problemi psicologici, sociali e spirituali assume importanza primaria.
Lo scopo delle cure palliative non è quello di accelerare né di ritardare la morte, ma di preservare la migliore qualità della vita possibile fino alla fine.
Le cure palliative sono state definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “…un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e di altre problematiche di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale.”
Gallarate 10 ottobre 2024